Nasce l’asse Berlusconi - Renzi per sconfiggere Grillo e Salvini
di Biagio Maimone - Comunicazione sociale, politica ed economica
Lo scenario politico italiano attuale denota il delinearsi di una nuova rilevante alleanza, ossia l’asse Berlusconi - Renzi, che, fino a qualche mese fa, sembrava non potersi affermare . Solo alcuni acuti politologi ne intravvedevano la possibilità, i quali, peraltro, definivano l'ex premier fiorentino il vero erede politico di Berlusconi.
Difatti, le scelte politiche di Renzi si sono immediatamente evidenziate essere di chiaro stampo liberale e non certo di carattere socialista o, addirittura, comunista.
Tale connotazione si è manifestata, in modo chiaro e fortemente marcato, soprattutto per quanto riguarda le azioni intraprese da Renzi nel mondo lavorativo, attraverso l’emanazione di provvedimenti che hanno deprivato i cittadini , i lavoratori e i pensionati di alcuni diritti fondamentali, conquistati attraverso aspre e lunghe battaglie sindacali, che la storia registra come pioniere dello sviluppo sociale e lavorativo, nonché umano, del popolo italiano.
Possiamo affermare, senza timore di essere smentiti, che Matteo Renzi, con una svolta davvero epocale, è riuscito a disarmare i Sindacati .
Conseguentemente, ha intrapreso una vera “rivoluzione” politico- sociale, sconvolgendo le finalità del partito democratico.
Il partito democratico ha perso, in tal modo, la sua anima proletaria, che pur conservava tra mille difficoltà, dovute all’avvento della globalizzazione e del crollo conseguente del vecchio sistema economico.
Si è potuto constatare, in definitiva, la verità di una tesi fondamentale di Marx , secondo cui è la struttura, ossia l’economia , a determinare le sovrastruttura, ossia la vita politica, la vita sociale e tutti gli altri ambiti della vita umana.
In realtà Matteo Renzi ha solo aderito alla trasformazione, imposta dagli eventi storici, divenendo, come ama definirsi, un “rottamatore” dell’identità profonda di un partito politico, utilizzando, infelicemente, il termine “rottamare”, che fa pensare ad un’azione rivolta a ciò che è solo materia e che non ha un’anima. Renzi, in modo grossolano e poco “politico”, non ha tenuto conto che l’essere umano non è solo materia , ma anche e soprattutto identità spirituale , i cui bisogni devono essere garantiti e salvaguardati perché di lui viva la propria insopprimibile dignità.
Così abbiamo assistito, con dolore, alla trasformazione del partito democratico in un partito , che non si sa come definire, non più a favore delle classi meno abbienti, i cosiddetti “proletari”, ma che fa proprie le finalità del mondo liberale, qualificandosi in realtà come partito di centrodestra, dal quale, come si è visto recentemente, alcuni legati alle radici storiche della sinistra si sono allontanati .
In definitiva, Renzi è parso essere un vero trasformista, un traghettatore che ha condotto la sinistra storica al declino per affermare un nuovo concetto di democrazia di stampo liberale o meglio populista, così tanto in voga in molti ambiti europei.
E’ facile, alla luce dei fatti, vedere in Renzi l'uomo scelto da Berlusconi, o perlomeno dallo stesso apprezzato, per disegnare una nuova geografia politica, che abbatta tutte le barriere frapposte sul proprio cammino e che si avvicini sempre più al modello che desidera realizzare , che conduca alla creazione di un nuovo soggetto politico moderato, che si ispiri ai concetti della vecchia democrazia cristiana, costituita da varie correnti di pensiero, ma unita per governare il Paese.
Molti sostengono che, nel breve termine, assisteremo ad un sodalizio storico, che avrà i tratti del compromesso storico non riuscito, che, quarant'anni fa, voleva realizzare Moro per unire il partito comunista e la democrazia cristiana , al fine di far vivere un governo “dalle larghe intese”.
I tempi sono maturi in quanto gli avversari storici di tale modello politico non esistono più. Difatti, non ci sono più le Br e i poteri forti sono meno radicati alle ideologie e vedono di buon occhio una nazione moderata , democratica , laica e cattolica, allo stesso tempo, perché è l'unico modo che garantisca lo sviluppo , senza nessun problema , dell'economia e la gestione del potere.
Si assiste, pertanto, ad uno scenario confuso che vede le banche fronteggiare Grillo e la sua armata, che vede Salvini e Meloni fare del populismo la ragione del proprio agire .
E’ lo scenario che permetterà a Berlusconi e Renzi di essere alleati e conquistare il potere.
D’altra parte, si assiste amaramente al fatto che il popolo italiano è smarrito e stanco.
Non vi è dubbio che tale smarrimento gioverà all'alleanza dei due ex premier.
Il corso della storia insegna che il potere si realizza prendendo le mosse da tali circostanze. Ma possiamo dire, con altrettanta certezza, che gli Stati evoluti si costruiscono in tal modo.