A- A+
Politica
Nomine Rai, il M5S: no a blitz autoritari in vista del referendum
Roberto Fico, deputato M5S, dichiara 78.229 euro

"In vista di una campagna referendaria cruciale per la democrazia non si proceda a nominare direttori di testata schierati per l'uno o per l'altro campo. Fino a oggi i dati parlano chiaro, il 'sì' è dilagante. Dobbiamo scongiurare qualsiasi tentativo di blitz autoritario". Così su Facebook il presidente della Commissione di vigilanza Rai Roberto Fico del Movimento 5 stelle, che nel suo post attacca il governo anche sulla questione stipendi: "Se in Rai il tetto degli stipendi non viene rispettato - scrive Fico - gli unici responsabili sono Renzi e la maggioranza. Non solo non hanno fatto nulla per reintrodurre il limite, ora fingono anche di indignarsi. Sono la quintessenza dell'ipocrisia".

Ma l'attacco di Fico è decisamente respinto dagli esponenti del Pd in Commissione di vigilanza Rai, a partire dal vicepresidente Francesco Verducci: "Ma di quale blitz autoritario vaneggia Fico? Ma di quale dilagante campagna per il Sì farnetica? Si rilegga i dati, e potrà verificare l'equilibrio tra le forze politiche nell'informazione Rai. E soprattutto la smetta di intromettersi nelle nomine, che spetta alla Rai fare in autonomia e non certo a lui".

La questione delle nuove nomine ha preso corpo ieri durante la riunione della Commissione di vigilanza Rai, quando la deputata Dalila Nesci del M5s ha parlato esplicitamente di una decisione nel prossimo cda, previsto per il 3 agosto e i vertici Rai presenti in audizione non hanno commentato in alcun modo. Mentre Carlo Freccero, indicato dai grillini nel consiglio di amministrazione, ha bollato le indiscrezioni: "Una manovra stalinista contro la Berlinguer: il dg si piega a Palazzo Chigi".

"Perchè la testata, la direzione e la redazione non annunciano querela nei confronti del consigliere Rai?", scrive il deputato del partito democratico e segretario della Commissione di vigilanza Rai, Michele Anzaldi nella sua pagina Facebook.

"Assistiamo a invasioni di campo che ci riportano alla Prima Repubblica", dice Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione di vigilanza. "Lo spirito della riforma della governance Rai - spiega Peluffo - impegna il direttore ad assumersi la responsabilità delle scelte, nella trasparenza e autonomia dell'azienda, innanzitutto di fronte al cda. Questo ha segnato un fondamentale passo nella direzione di tenere lontana la politica dalla Rai. Sorprende quindi, ed è inaccettabile, che un componente del cda della stessa azienda come Carlo Freccero, invochi l'intervento di Fico su temi e scelte che riguardano unicamente l'azienda, e che il presidente della Vigilanza raccolga l'invito e ci riporti all'epoca delle ingerenze politiche".

Secondo i rumors il dg Rai Antonio Campo Dell'Orto potrebbe presentare al cda i nuovi direttori dei tg: Mario Orfeo resta al Tg1, al Tg2 viene promossa la vicedirettrice Ida Colucci, mentre al Tg3 Bianca Berlinguer sarebbe sostituita da Antonio Di Bella, che ha già guidato la testata dal 2001 al 2009 e che manterrebbe la guida di Rainews, nell'ottica di una redazione unificata. Una rivoluzione che arriva nel pieno delle polemiche sui maxistipendi Rai, prima ancora che il dg presenti il piano per la riduzione dei compensi e quello per la soluzione dei "parcheggiati di lusso" di Viale Mazzini. Piani che richiedono ancora "alcune settimane ".

Ma i malumori sono bipartisan, e coinvolgono anche consiglieri in quota Pd, che vogliono prima poter discutere il piano per l'informazione del direttore editoriale Carlo Verdelli, i cui capisaldi sono stati illustrati l'8 giugno. "Ma quali linee guida, quella era una relazione da seminario, vogliamo prima discutere un vero piano", sibila Franco Siddi. Sulla stessa linea anche Paolo Messa, di area centrista. Guelfo Guelfi, considerato il più renziano, mostra parecchi dubbi: "Siamo persone libere, il nostro gradimento ha un forte peso". Arturo Diaconale, area centrodestra, avverte: "Non starò fermo come un paracarro ".

Da Viale Mazzini nessun commento ufficiale: la linea è che prima dei nomi si deve affrontare il piano di Verdelli. Ma è possibile che piano e nomine arrivino insieme il 3 agosto. Nell'ordine del giorno del cda le nomine dei direttori dei tg non compaiono: si dovrebbe discutere di relazione sui bilanci e internal audit. Ma c'è tempo fino a 48 ore prima della riunione per aggiornare l'odg.

Dal punto di vista organizzativo, la principale novità sarebbe la fusione tra Tg3 e Rainews, che riprende un'idea dell'ex dg Gubitosi. La fusione consentirà risparmi a vari livelli, dallo stipendio del direttore all'utilizzo di inviati, ma soprattutto permetterà in ogni momento di aprire finestre su Rai3 con le dirette di Rainews, tema molto caro al direttore generale. Di Bella ha dalla sua gli ascolti raddoppiati sul canale "all news", così come Orfeo può vantare buoni numeri per il Tg1.

Ida Colucci, in passato considerata vicina a Forza Italia, è la vera novità. L'ha spuntata su nomi più graditi a Campo Dall'Orto come Sarah Varetto (Skytg24) e Gaia Tortora di La7. Da Palazzo Chigi, con l'ok di Alfano, è arrivato lo stop: "Basta esterni". E i centristi hanno spinto per Colucci. La strada di Campo Dall'Orto non è in discesa: il cda con una maggioranza dei due terzi può bloccare le nomine dei tg. Un braccio di ferro coi consiglieri sarebbe una sponda a chi nel Pd, come Michele Anzaldi, parla esplicitamente di "sfiducia" verso il manager che doveva costruire la Rai renziana.

Tags:
m5s fico rai nomine referendum





in evidenza
Affari in rete

Guarda la gallery

Affari in rete


in vetrina
Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso

Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso


motori
Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.