Lega, Salvini: "Il governo è finito. Di Maio abbandona i 5s al tracollo"
Telefonate tra i vertici pentastellati e la dirigenza Dem
"Di Maio abbandona la guida dei 5 stelle al tracollo, Zingaretti annuncia lo scioglimento del Pd, Renzi litiga con tutti. Il governo è finito". Così Matteo Salvini in una nota.
Nel giorno delle dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del Movimento 5 Stelle dal Partito Democratico arrivano segnali di serenità per la tenuta dell'esecutivo. "Non cambia nulla, andiamo avanti", spiega una fonte parlamentare dem. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, nei momenti più delicati e convulsi della mattinata di oggi, quando arrivavano conferme sul passo indietro del ministro degli Esteri, ci sono stati contatti ai massimi livelli tra i vertici pentastellati e la dirigenza del Pd dai quali è emersa la volontà comune di evitare contraccolpi per l'esecutivo dalla decisione di Di Maio.
Telefonate ci sarebbero state sia a livello parlamentare tra i rispettivi capigruppo - Davide Crippa e Gianluca Perilli per i 5 Stelle e Graziano Delrio e Andrea Marcucci per i Dem - sia a livello di governo. I ministri più rappresentativi dei pentastellati, oltre allo stesso Di Maio, quindi Alfonso Bonafede e Stefano Patuanelli avrebbero avuto cordiale e lunghe conversazioni nelle scorse ore con Nicola Zingaretti, il vice-segretario Andrea Orlando e il capo-delegazione del Pd al governo Dario Franceschini.
Durante queste telefonate i massimi vertici del Pd avrebbero ricevuto ampie rassicurazioni sulla volontà del M5S, compreso il reggente Vito Crimi (attuale vice-ministro dell'Interno), di andare avanti con l'azione dell'esecutivo concentrandosi sui principali dossier, primi fra tutti la riduzione del cuneo fiscale, il riordino delle aliquote Irpef e la ricerca dell'accordo sul nodo prescrizione e sulla riforma del sistema giudiziario. Anche se questo tema il vero nodo è rappresentato dalla posizione dei renziani di Italia Viva.
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