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Politica
Olimpiadi 2024, Raggi: dire sì è da irresponsabili. E dà buca a Malagò

Il Campidoglio guidato da Virginia Raggi ha deciso: e' no alla candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi 2024. L'annuncio arriva dalla stessa Raggi in conferenza stampa: "E' da irresponsabili dire si' a questa candidatura", afferma la sindaca, che non ha incontrato il presidente del Coni, Giovanni Malago' nel primo pomeriggio in Campidoglio. A questo punto, ammesso che il Comitato promotore di Roma 2024 voglia procedere, e' evidente la portata del segnale politico che viene mandato al Cio: l'amministrazione istituzionale di una citta' candidata dice di no ad ospitare le Olimpiadi. Ed appare quindi difficile se non impossibile, allo stato attuale, che il Cio possa decidere comunque a favore del Comitato.

 

Roma 2024: Raggi, no a colate cemento e Olimpiadi del mattone

 

"No alle Olimpiadi del mattone, non vogliamo colate di cemento sulla citta'", ha scandito il sindaco Raggi, in conferenza stampa - in una Sala delle Bandiere affollatissima - con accanto il vice sindaco Daniele Frongia. La giunta e' seduta in prima fila ed ha applaudito a lungo all'annuncio del sindaco. "Le Olimpiadi sarebbero un affare" per i costruttori, "la mia valutazione e' che queste Olimpiadi non siano sostenibili dal punto di vista economico".

Altre citta' si sono tirate indietro, per motivi economici, puo' farlo anche Roma. "Non ipotechiamo il futuro di Roma e dell'Italia" chiedendo risorse, "non ce la sentiamo di fare altri debiti, di chiedere altri soldi agli italiani". "Non ci servono altre cattedrali nel deserto - ha aggiunto Raggi -, i romani ce lo hanno detto. Il 70% e' contrario alle Olimpiadi". Ci sara' invece un forte impegno dell'amministrazione capitolina nel recupero degli impianti sportivi esistenti sul territorio: "noi non siamo contro lo sport e faremo piu' di quanto farebbero le Olimpiadi per lo sport a Roma". Su un maxi schermo sono state mandate immagini di impianti sportivi degradati.

 

 

Saltato l'incontro Raggi-Malagò

Non c'e' stata nessuna riunione tra il sindaco di Roma, Virginia Raggi, e il presidente del Coni, Giovanni Malago'. Dopo aver fatto anticamera un addetto stampa del Campidoglio ha avvisato che il sindaco non sarebbe venuto. A quel punto la delegazione del Coni ha lasciato il Campidoglio.

 

Bianchedi: "Meritavamo altro trattamento per rispetto" 

 

"Abbiamo anche chiamato per sapere dove fosse, ma non ha risposto. Abbiamo chiesto un incontro vero, dove si poteva parlare. Se non c'erano le possibilita' di parlarci bastava dirlo, non ridurre tutto a dieci minuti. Abbiamo aspettato 37 minuti nell'anticamera del sindaco ma non e' venuto nessuno, solo un membro dell'ufficio stampa era li' con noi". Lo ha detto la coordinatrice del comitato promotore di Roma 2024, Diana Bianchedi, lasciando il Campidoglio. "Io - ha aggiunto - sono abbastanza amareggiata. Meritavamo un altro trattamento per il rispetto dei ruoli istituzionali".
 

La richiesta di Malagò: incontro in streaming

 

Il presidente del Coni ha tentato il tutto per tutto per riuscire a strappare il della giunta capitolina alle Olimpiadi di Roma 2024. A un'ora dall'incontro con la Raggi, Malagò infatti ha chiesto alla numero uno del Campidoglio di "parlare in diretta streaming", per avere la "la massima trasparenza". "Questa infatti ha sempre contraddistinto l'operato del comitato promotore della candidatura italiana e ci sembra coerente - dice Malagò - poter documentare un momento importante per il futuro del Paese e della citta'". Una richiesta immediatamente respinta al mittente. Intanto, la mozione per dire no alla candidatura di Roma alle Olimpiadi nel 2024 è già pronta: secondo le indiscrezioni verrà presentata in assemblea capitolina annullando così la delibera precedente datata giugno 2015 e risalente all'era Marino, con la quale la Capitale venne, di fatto, candidata ai giochi olimpici.

Questo l'iter che seguirà il M5S o che comunque sta pensando di seguire per uscire dal guado. Depositare dunque una mozione, nei fatti già pronta, che impegni la giunta e il sindaco a ritirare la candidatura. Il M5S prenderà come esempi per giustificare il suo no alle Olimpiadi i casi di Amburgo, Madrid e Boston. Con la mozione già redatta, si punta dunque a superare quella Marino votata a giugno e ufficializzata dall'ex sindaco nel settembre dello scorso anno. Il consiglio comunale dovrà ora votarla, esprimendo così il suo no ai Giochi e superando il presunto empasse fatto notare dal Coni.

Il 25 giugno 2015, in epoca Marino, l'assemblea capitolina approvò infatti la mozione a favore della presentazione della candidatura di Roma. Il 17 febbraio 2016 il Comitato promotore ha presentato la prima parte del dossier dal titolo 'Visione, Concetti e strategia', ratificato dall'allora commissario Francesco Paolo Tronca. La seconda parte, relativa alle 'garanzie', dovrebbe essere presentata il 7 ottobre, quindi con il 'sigillo' di Raggi. Che a questo punto, se la decisione sarà già presa oggi e anticipata con una mozione, è evidente non ratificherà. Mettendo la parola fine alla candidatura di Roma ai giochi del 2024, come promesso in campagna elettorale.

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