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Politica
Pace fiscale, Di Maio accusa: "Dl manipolato". Conte blocca l'invio al Colle

Una "manina" ha modificato il testo del decreto fiscale, collegato alla manovra, inserendo delle norme sul condono e lo scudo fiscale per i capitali all'estero prima di inviarlo al Quirinale. L'accusa arriva direttamente dal vicepremier e leader dei 5 stelle, Luigi Di Maio che, durante la registrazione di Porta a Porta, annuncia che domani presentera' una denuncia in procura. Non solo. Il ministro dello Sviluppo e del Lavoro avverte: se il testo del decreto non sara' modificato "noi non lo votiamo". Passano pochi minuti e dal Quirinale fanno sapere che non e' arrivato alcun testo. Ma la bomba e' gia' esplosa e fioccano le dure critiche, alcune dai toni anche pesantemente ironici, delle opposizioni: "Imbroglioni", accusa il segretario del Pd, Maurizio Martina. E Matteo Renzi rincara la dose: "Luigi Di Maio e' un uomo disperato. Si e' accorto in ritardo di aver dato il via libera a un condono. Prima ha votato il testo del decreto legge, poi ha detto che glielo hanno cambiato e si e' rimangiato tutto". Insomma, per l'ex premier "la sua mediocrita' e' imbarazzante". "Siamo al ridicolo. Di Maio disconosce la manovra e, ancora una volta, accusa gli uffici di avere modificato il testo dei suoi provvedimenti. E stavolta pare che il ministro voglia fare una denuncia. Occhio Giggino, per la 'simulazione di reato' ci sono da 2 a 6 anni di carcere!", scrive su Twitter il dem Carmelo Miceli. Per Forza Italia "Luigi Di Maio e i 5 stelle sono vittime di un perenne complotto. Ridicoli", e' l'affondo della capogruppo Mariastella Gelmini.

Solo piu' tardi Di Maio, sempre ospite del salotto di Vespa, corregge il tiro e abbassa i toni: "Ai miei uffici e' stato riferito che il testo era giunto al Quirinale. Se il testo non e' ancora arrivato al Quirinale allora bastera' lo stralcio di quella parte e non sara' nemmeno necessario riunire il Cdm", spiega. Parole ben differenti da quelle pronunciate prima, quando aveva detto: "Non so se e' stata una manina politica o una manina tecnica, in ogni caso domattina si deposita subito una denuncia alla Procura della Repubblica perche' non e' possibile che vada al Quirinale un testo manipolato". Il vicepremier, tuttavia, non avanza ipotesi, e anzi precisa subito di non dubitare degli alleati di governo: "Non ho ragione di dubitare della Lega, ci siamo stretti la mano", afferma. Non dubita neanche del sottosegretario Giorgetti? "Non mi permetterei mai di indicare nomi", mette in chiaro. Quindi, Di Maio conferma "la fiducia in tutto questo governo. Ma se ci facciamo passare sotto il naso testi cosi' allora inizieranno i problemi grossi, ovvero che qualcuno si mette in testa di poter fregare il governo". L'accusa contro possuibili 'manipolazioni' di provvedimenti ad opera di una 'manina' non e' nuova: Di Maio gia' in occasione del varo del decreto Dignita', durante una diretta facebook, aveva puntato il dito contro i tecnici del Mef. Nessun commento, per ora dalla Lega. Fonti di governative, tuttavia, ipotizzano che le parole di Di Maio possano essere dettate dai malumori crescenti all'interno del Movimento su alcune norme contenute nel decreto fiscale, in particolare quelle sulla 'pace fiscale' che per alcuni pentastellati altro non sarebbe che un condono. Le stesse fonti, ricordano che i provvedimenti approvati dal Cdm lunedi' scorso sono stati concordati da entrambi i partiti di maggioranza.

Pace fiscale, Conte blocca l'invio del testo al Colle

Fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che Il Presidente Conte - informato mentre era a Bruxelles delle criticità emerse nel decreto sul tema della pace fiscale - ha bloccato l’invio ufficiale del testo al Quirinale. Il decreto fiscale è stato anticipato al Quirinale in via meramente informale, come è consuetudine fare in questi casi. Prima dell’invio il Presidente intende rivedere personalmente il testo articolo per articolo

Lega: "Noi siamo seri, non sappiamo di decreti truccati"

"Noi siamo gente seria e non sappiamo niente di decreti truccati, stiamo lavorando giorno e notte sulla riduzione delle tasse, sulla legge Fornero e sulla chiusura delle liti tra cittadini ed Equitalia". Lo fanno sapere esponenti della Lega, dopo le parole del vicepremier Luigi Di Maio a Porta a porta.

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