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Politica
Pagliaro (Fi): "Fittiani: porte aperte? Chiedano scusa e si mettano in coda"

Il centrodestra sta cambiando, questa è una fase di trasformazione e rimodernamento, specialmente per il partito più importante della coalizione, Forza Italia, che vive una nuova primavera e sotto i dettami attenti del suo leader Silvio Berlusconi costruisce le basi per un futuro roseo.

In Puglia, in modo particolare, il partito azzurro si prepara a ritornare ad essere protagonista dopo anni di incertezze e sconfitte legate a personalismi, strategie sbagliate, e diaspore che hanno frazionato le forze.

Sembra però arrivato il momento della resa dei conti e Raffaele Fitto, il grande disobbediente di Forza Italia che andò via sbattendo i pugni sul tavolo, portando via con sé tante personalità politiche, ora eurodeputato, è indaffarato a tentare di arginare falle che stanno determinando quotidiane fuoriuscite dei suoi, che dopo la rottura con Berlusconi, per fedeltà, lo seguirono tradendo F.I. , ma ora hanno la certezza che il suo partito abbia solo nel nome una “direzione” ma ormai è solo un vicolo in cerca di qualche traversa.

Cosa accadrà? Quale scenario potrebbe aprirsi? Chi sarà pronto ad accogliere tutti gli scontenti del leader di Maglie? E lo stesso Fitto dove si potrebbe accasare? Si parla di un avvicinamento con Salvini, con Meloni o con Alfano.

Per fare il punto della situazione abbiamo intervistato uno dei volti nuovi e uomo di punta di Forza Italia, un politico nuovo che arriva dal mondo dell’imprenditoria e dell’editoria, che si sta mettendo in mostra per il grande lavoro silenzioso che sta svolgendo con impegno, molto attivo nel suo territorio, per risollevare le sorti del partito; abbiamo intervistato Paolo Pagliaro dell’Ufficio di Presidenza Nazionale di Forza Italia, Responsabile del dipartimento regionalismo, federalismo e identità territoriali e Responsabile Cultura, turismo e comunicazione in Puglia.

Come stanno cambiando gli assetti del centrodestra in Puglia?

«C’è un cambiamento in corso, è evidentissimo, Forza Italia nella coalizione è il partito che più si sta rinnovando grazie al grande lavoro del coordinatore, l’on. Gino Vitali, che con pazienza e maestria sta interpretando il pensiero del presidente Berlusconi, e proprio seguendo la linea nazionale, il nostro movimento sicuramente otterrà un grosso risultato anche in questa regione».

Quali sono le strategie di Forza Italia per ritornare ad essere protagonista?

«Le strategie? Mi piace chiamarla innovazione e linea politica. Il Presidente Berlusconi ha tracciato una strada che stiamo percorrendo, quella del rinnovamento e dell'arricchimento di una classe politica che ha già dato tanto. Il nostro partito sarà supportato da nuovi volti che vengono dalla società civile, dal mondo del lavoro, dell’imprenditoria che con passione e una visione nuova e lungimirante della cosa pubblica, lavoreranno per passione per rimettere in piedi le sorti del nostro Paese. Credibilità, passione politica, spirito di servizio, basta politici di professione, è così che stiamo iniziando a respirare lo spirito del ’94 e vogliamo attuare una vera e propria rivoluzione liberale che è rimasta incompiuta a causa di tradimenti e golpe. Quindi ritorniamo a parlare di valori: lealtà, rispetto e onore. Lasceremo fuori i traditori, gli opportunisti, i mercenari. Siamo certi che così facendo intercetteremo tutti i voti dei nostri elettori di centro destra che non vanno più a votare e hanno accresciuto più di altri il partito degli astenuti; torneranno a votare per Forza Italia grazie ai nostri temi reali e all’impegno che profonderemo. Noi vogliamo tornare ad ascoltare la gente, capire le loro esigenze, i loro problemi e cercare di risolverli. La nostra politica sarà al servizio dei cittadini, combatteremo insieme a loro per un futuro migliore. Desideriamo che i nostri figli non scappino più dall’Italia in cerca di fortuna ma restino aiutandoci a costruire un futuro più roseo per tutti».

Raffaele Fitto sembra vicino ad un accordo con Noi con Salvini, per lui potrebbe ancora essere posto in Forza Italia?

«Non mi piace parlare delle voci che ci sono in giro, oppure dei pensieri o delle scelte altrui. Credo di interpretare il sentimento di tutti i forzisti dirigenti e militanti, del nostro coordinatore regionale e del nostro leader, se dico che le porte del nostro partito sono aperte a tutti a patto che si mettano in coda e a patto che riconoscano come unico leader Berlusconi. Sono aperte anche a chi è andato via sbattendo la porta perché pensava che politicamente Berlusconi fosse morto anche a causa di sentenze giudiziarie che invece sono state come era giusto assolutorie, a chi ci ha chiamato doppiogiochisti per il patto del Nazareno senza capire e ammettere che si trattava soltanto di un accordo per portare a termine le riforme costituzionali e la riforma elettorale che devono essere condivise dal maggior numero di forze politiche, in accordo tra loro, in nome delle democrazia che tanto ci è cara; sono aperte a chi ha invocato le primarie “farlocche” perché voleva mettere in discussione la leadership di Berlusconi; sono aperte a ci si è redento e dopo aver capito i propri errori decide di chiedere scusa e mettersi in coda. In Forza Italia ora si entra per dare non per ricevere qualcosa tantomeno postazioni sicure, candidature agevoli o ruoli dirigenziali. Chi ha da sempre amato questo partito, dai parlamentari ai dirigenti all'ultimo degli iscritti, nei momenti di burrasca, quando gli altri abbandonavano la nave, è rimasto lavorando pancia a terra per portare avanti un grande progetto politico e per difendere il proprio leader dalle calunnie e dalla cattiveria gratuita dei personaggi scorretti>>.

Tutti i “fittiani” come si collocheranno, a Lecce ad esempio sembra che l’ex sindaco Perrone voglia puntare alla Camera, così come farà l’on. Marti, e come potrebbe fare il presidente della provincia Gabellone, ma se Direzione Italia dovesse disgregarsi con chi? Fratelli d’Italia potrebbe accogliere qualcun altro dopo aver accolto Congedo?

«Le idee delle persone non possiamo conoscerle, ovviamente ognuno si avvicinerà al contenitore politico in cui si sentirà a proprio agio; ciò detto, però, le ripeto che mi piace guardare in casa mia e mai in quella degli altri. Il concetto più importante è quello che il centrodestra deve rimanere comunque unito, perché è proprio grazie a questa unità che potremo vincere e ritornare protagonisti del futuro politico del Paese».

Potrebbe essere proprio la Lega a pescare bene nel malcontento generale?

«Se la Lega o altri sono pronti ad accogliere chiunque al loro interno soltanto per la speranza di poter ottenere qualche poltrona pugliese in parlamento non lo so e non voglio saperlo, la situazione è in divenire, vedremo cosa accadrà. Dalla nostra prospettiva però è più semplice ammirare il panorama, perché noi, in Forza Italia, abbiamo le idee chiarissime».

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