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Palazzi & potere
5Stelle-Lega: ecco come cambia la politica
Foto LaPresse

La tragedia di Genova, bisogna riconoscerlo,  ha costretto molti chiamati in causa a doversi misurare non solo con la pubblicità e la tempestività delle iniziative del governo ma anche  con la  chiarezza della loro comunicazione ai cittadini. A questo comportamento, scrive Vincenzo Scotti sul Tempo di oggi, si è aggiunta la dichiarazione del governo sulla gerarchia dei valori a cui si sarebbe attenuto ponendo al primo posto la vita delle persone e la loro sicurezza e non certamente i costi da sostenere in  caso di revoca della concessione o di altre misure risarcitorie.  Ed è stata la rapidità e la determinazione della scelta del governo a influenzare l’opinione pubblica e ad orientare le aspettative. Non è e non è stato facile affrontare i rischi delle scelte annunciate dal governo in un sistema giuridico-amministrativo così ricco di trappole per le decisioni della amministrazione pubblica e per le responsabilità contabili che rendono normalmente l’iter burocratico lento e complicato. La corruzione aggrava la macchina pubblica creando spesso un clima difficile proprio per gli onesti. Il rischio finanziario per il Pese è elevato, come conseguenza di scelte riguardanti una concessione garantita forse anche da clausole segrete e da profitti che consentono di mostrarsi generosi ed estremamente efficienti con la pecca di esserlo non quando le ragioni della sicurezza degli utenti lo avrebbero richiesto. Dal gossip abituale dei palazzi del potere, non solo romano, partono strali sulle capacità del governo e di quello che viene chiamato populismo dei capi. Eppure questo sarebbe il momento di una riflessione rigorosa e senza pregiudiziali sulla politica di manutenzione e di messa in sicurezza delle infrastrutture sensibili e sulla politica di privatizzazione e di svendita di società pubbliche di servizi. Solo una trasparente analisi di giudizio potrebbe veramente far crescere la statura della classe dirigente del Paese in un momento in cui dobbiamo chiedere all'Unione Europea di avere la flessibilità per realizzare un piano di salvaguardia della vita degli italiani. Presentare un'Italia unita e consapevole della urgenza della sfida aiuterebbe il recupero di forza e credibilità della politica e di una intera comunità nazionale. La sfida è grande ed il governo ha mostrato il coraggio di scelte che entrano nel vivo delle responsabilità e degli errori di un recente passato. Perchè non si è credibili per questo cambiamento se non si garantisce ai cittadini di essere consapevoli delle colpe delle privatizzazioni, sulle concessioni non trasparenti, sulle carenze in "vigilando” da parte di tutti gli organi a cui costituzionalmente viene affidato il controllo del corretto funzionamento dei poteri pubblici. Avere una condivisa analisi delle cause e delle responsabilità della tragedia  di Genova non può infatti limitarsi alla sfera del penale, ma deve raggiungere un risultato che eviti di ricadere per quanto umanamente possibile in simili errori. Inoltre non è  possibile dimenticare che vi sono stati parenti delle vittime che hanno rifiutato di partecipare con i loro morti a quello che è  stato l’omaggio del Paese alle vittime, i funerali di Stato. Anche se, come sottolineavo, a Genova c’è stato un applauso verso gli uomini delle istituzioni di governo oltre che per i soccorritori chiamati a un lavoro terribile. E’ un segno di una coesione nazionale possibile? Il governo non dimentichi che questo è il suo mandato fondamentale sapendo distinguere tra il valore della vita e l’interesse per il profitto ad ogni costo.

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