A Renzi restano solo 5 giorni. Così Mps rischia di travolgerlo
A Renzi restano cinque giorni per non venire travolto dal disastro che si consumerebbe attorno al salvataggio del Monte dei Paschi di Siena
A Renzi restano cinque giorni per non venire travolto dal disastro che si consumerebbe attorno al salvataggio del Monte dei Paschi di Siena.
Se ne parla poco, ma il Premier è alla spasmodica ricerca della soluzione del rebus che a oggi sembra irrisolvibile. Un vero incubo. La fretta poi di risolvere il caso prima del 29 luglio può significare che il governo sa che Mps non supererà gli stress test della Bce, evento che potrebbe compromettere l' andamento già disastroso del titolo in Borsa e trascinare con sé tutto il settore bancario. Un rischio, scrive il tempo, concreto per la tenuta dell' esecutivo. Lo ha segnalato anche un parlamentare autorevole della maggioranza, Francesco Boccia, presidente della strategica Commissione Bilancio, il quale ha bollato come inadeguato il duttile Ministro dell' Economia Padoan (al quale invece pensa Mattarella per un eventuale governo che garantisca di fronte all' Europa la crisi bancaria e la legge di stabilità). Renzi vorrebbe usare il pretesto della Brexit per sospendere l' applicazione del Bail -in, che fa cadere su obbligazionisti e azionisti la responsabilità della mala gestione. In realtà il tema delle sofferenze bancarie l' ha creato proprio lui, quando, per salvare le quattro banche care al suo Giglio Magico, ne fece una svalutazione eccessiva che oggi affosserebbe il bilancio di Mps. Il Premier insiste perché queste sofferenze vengano cedute al Fondo Atlante, definito «privato» ma che privato non è. Un vicolo cieco.
E a Cassa Depositi e Prestiti, Fondazioni ed enti vari di previdenza viene chiesto di intervenire per evitare la nazionalizzazione della più antica banca italiana. Mentre in Parlamento c' è chi, come Renato Brunetta, chiede da tempo una commissione d' inchiesta sul dissesto di Mps e sulle complicità che la legano a tutta la rete di potere che va dal vecchio Partito Comunista all'attuale Pd fino alle cooperative rosse. Senza dimenticare che ci è scappato pure un morto «suicida». Renzi ha ragione a temere che Siena stia per travolgere Roma. Una bella rivincita visto che il Palazzo dove lavora era della famiglia senese dei Chigi.