A tu per tu: Vittorio Feltri
Vittorio Feltri è sempre il migliore: analisi politica lucida, fredda, inappuntabile. Sà leggere come pochi nell'anima di un paese, di un popolo.
Ascoltiamo il Direttore di Libero.
"I grillini sono l'ultima spiaggia per chi non ha fiducia nei partiti tradizionali. Hanno avuto successo con l'affermarsi dell'antipolitica. Se dureranno a lungo o meno dipenderà dalla loro capacità di amministrare. Fin'ora non li abbiamo visti granché all'opera. La vera cartina di tornasole sarà cosa farà la Raggi a Roma".
Renzi? A tuo avviso come dovrebbe comportarsi il primo ministro?
Ha sbagliato a personalizzate il referendum, a caricarlo di significati che non doveva avere. Qui ha commesso un errore. A parte questo penso che Renzi sia un leader vero che però ha delle difficoltà perché il nostro sistema istituzionale è tale per cui non lo riesci a governare in modo continuativo senza dover rendere conto all'elettorato ogni tre minuti. Ogni elezione anche locale è una conta che si fa sul governo e questo è molto limitativo per che sta a palazzo chigi.
Il centrodestra?
Il centrodestra è morto. Forza Italia è al 10%. Cinque scissioni (prima Casini poi Fini, Alfano, Fitto e Verdini) hanno ridotto il PDL di una volta ad un "rimasuglio". Andrebbe ricostruito daccapo. La gente è stanca di minestre riscaldate.
Il referendum di ottobre si staglia sullo sfondo della politica italiana e il NO appare in vantaggio. Quali ricadute potranno esserci sul paese?
Il referendum ormai viene usato per mandare a casa Renzi più che per le riforme in sé (senza sapere che dopo Renzi c'è il vuoto perché non si andrà a votare ma Mattarella tenterà un governo di solidarietà nazionale col pretesto di approvare una nuova legge elettorale) con in più la schizofrenia del centrodestra che prima le riforme le ha votate e ora le rinnega. Le riforme di per se sono accettabili, anche se migliorabili.
Chiudiamo con una domanda sul giornalismo in Italia, i talkshow, specchio della politica del paese.
Sono invecchiati e non appassionano più, come la politica del resto. E poi sono tutti uguali. L'unico che si è rinnovato è Porta a Porta che ha trovato in Vespa un signore preparato che è riuscito a mantenere una quota di ascolti che lo rende inattaccabile. Può piacere o meno ma professionalmente è una spanna sopra gli altri.