Alfredo Accatino e i creativi italiani: Lorenzin dimettiti!
E’ molto arrabbiato Alfredo Accatino, il più famoso creativo italiano, dal palco di Milano dove ha appena ricevuto il Premio alla Carriera e quello di Direttore Creativo dell’Anno Best Event Award, fondatore e coordinatore di CREATIVI, con 10,000 professionisti, il più importante gruppo social di settore.
“Ora basta! Il Ministro Lorenzin si dimetta e chieda scusa. Non solo ha realizzato gaffe a raffica per difendere campagne impresentabili, ma in televisione ha detto che, se nome e campagne non piacciono, i “creativi” possono dare il loro contributo “a titolo gratuito”, perché attenta al bilancio…. Questo dopo che il mondo ha scoperto che le sue campagne di comunicazione (che lei chiama “cartoline”) erano gestite da un avvocato, pagato 236.000 euro l’anno, arrivato alla dirigenza per evidenti meriti divini.”
Sì, ma quantomeno ha riconosciuto l’esistenza di una categoria di persone che si chiama “creativi”, già un bel passo avanti.
E’ vero. Anche se come molti non crede che non sia un mestiere, al pari di quello di un operaio, un oculista o di un carrozziere. Nessuno chiederebbe a un carrozziere di lavorare gratis. I “creativi” non sono tipi stravaganti con il lupetto nero. Sono professionisti, spesso giovani, nella maggior parte a partita iva, che hanno studiato per fare questa professione, anche se ora molti di loro, proprio per questa superficialità e disattenzione, non riescono ad arrivare alla fine del mese. In Italia sono 2 milioni quelli che operano in tutti gli ambiti delle professioni creative e sono ignorati da governo e istituzioni, ma producono il 5,8% del nostro Pil (80,8 miliardi di euro - rapporto Unioncamere/Fondazione Symbola). Più dell’industria automobilistica, più di Umbria, Liguria e Abruzzo insieme. Siamo apprezzati nel mondo, dove vinciamo gare, ma non Italia.
E’ vero… e so che avete appena prodotto con Filmmaster e SRCCome tutte le Cerimonie di Rio. Ma dimmi la verità. Le campagne erano così brutte?
“Peggio. Brutte e inutili. Gli errori che hanno coinvolto il Ministero della Salute non sono un caso. Da tempo l’Italia realizza le peggiori campagne sociali d’Europa, pianificate nel peggiore dei modi possibili, rendendo inutile persino l’investimento, proprio perché prodotte senza strategia, programmazione, durata adeguata e competenza, con modalità e tempi che rendono impossibile coinvolgere agenzie e creativi di livello. Promosse quasi sempre per dare visibilità ai singoli Dicasteri o al ministro di turno.
Errori che ribadiscono la totale mancanza di specificità di chi occupa molti luoghi chiave della comunicazione di enti, ministeri, apparati pubblici. Se il Governo vuole cambiare valorizzi la professionalità, protegga e aiuti idee, creatività e culture giovanili, o sarà troppo tardi.”
Ricordiamo che Alfredo Accatino è stato autore di importanti eventi in Italia e all’estero, dalle Cerimonie dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Torino 2006 alle Cerimonie di Expo Milano 2015, Chief Creative Coordinator di Filmmaster Events, ma anche scrittore e polemista.
Nel 2011 ha creato il movimento di pensiero RIVOLUZIONE CREATIVA che, per primo affrontò questi temi, e che nel 2013 raccolse oltre 18.000 firme per “il riconoscimento della valenza strategica della creatività” sulla base di 20 punti programmatici che sarebbe interessante andarsi a rivedere.
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