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Palazzi & potere
Banche, Quirinale preoccupato: tutelare l'indipendenza di Bankitalia
Lapresse

Finalmente è arrivato il salvataggio della Popolare di Bari ma di certo non sono cessate le polemiche. Anche se poi le cose ieri sera sono andate per il verso giusto, non sono ancora terminati i rancori e le accuse reciproche sull'asse Pd/Palazzo Chigi/Italia Viva: "Tutti sapevano da giorni cosa sarebbe accaduto e i provvedimenti che il governo avrebbe adottato" spiegano fonti vicinissime al dossier.

 

"Perché dunque tutti questi distinguo da parte di alcuni alleati di governo?". La verità, spiegano dal Nazareno, è che "c'è chi ha voluto fare propaganda sfruttando la situazione e magari sta tentando di accelerare la crisi puntando poi a votare con il Rosatellum che garantisce pur sempre una soglia di sbarramento al 3%". Il problema per Conte è che ogni giorno c'è un momento di tensione che potrebbe sfociare in una crisi di governo.

 

E le tensioni, continua Dagospia, sul fronte bancario continueranno se è vero come è vero che i 5Stelle hanno candidato ufficialmente Lannutti per la presidenza della commissione banche (sul quale pesano i veti di Bankitalia e Colle) e che anche dal Quirinale stanno seguendo molto da vicino l'intera questione "banche", preoccupati che i fatti di questi giorni possano mettere a repentaglio autonomia e indipendenza di Bankitalia. Si starebbe seguendo con attenzione anche la partita riguardante la nomina del prossimo Dg di Bankitalia.

 

La politica farebbe bene ad evitare intromissioni nelle scelte interne di Palazzo Koch. Al Colle poi si vuole evitare che la commissione d'inchiesta sulle banche venga utilizzata per regolamenti di conti politici o che finisca per intralciare le indagini della magistratura.

 

Intanto ieri, scrive Dagospia, Luigi Di Maio ha segnato un punto a suo favore con la nascita dei "facilitatori": "Sono l’unico fino ad oggi che ci ha messo la faccia, l’unico ad essere rimasto in prima linea e finora da tanti avevo sentito solo attacchi e insulti su di me in modo ingiusto" ha detto ai suoi nelle riunioni pomeridiane che hanno preceduto la presentazione ufficiale. E si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: "Se il M5S ha perso voti è anche colpa di chi passa il tempo a fare la guerra interna invece che a lavorare. I nemici stanno fuori, non stanno dentro. Io credo molto in questa nuova organizzazione e mi auguro che dividerci le responsabilità servirà a fare meglio. Bisogna ridare voce ai territori, i territori sono il movimento 5 stelle e loro dobbiamo ascoltare".

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