Bibbiano e dintorni. Bambini strappati alle famiglie di Maurizio Tortorella
Bambini strappati alle famiglie. Uno scandalo annunciato, un cinico business da fermare
Il libro prende le mosse dall'inchiesta "Angeli e demoni" della Procura di Reggio Emilia, dove amministratori locali del Comune di Bibbiano, assistenti sociali e psicologi sono stati indagati e/o arrestati in base a gravissime ipotesi di reato. Ma "Bibbiano e dintorni" vuole soprattutto essere un grido d'allarme sul sospetto che gli affidi facili possano nascondere un business vergognoso sulla pelle degli innocenti. A ricostruire la vicenda è un giornalista che da molto tempo si occupa di giustizia minorile e più volte ha denunciato gli eccessi dei servizi sociali e la faciloneria con cui troppo spesso procedono agli allontanamenti.
Un estratto del primo capitolo, Lo tsunami di Bibbiano
Come accade a tutti gli tsunami, anche quello che travol-ge Bibbiano e dintorni comincia prima con un terremotosommerso e poi con un’increspatura d’onda. L’onda iniziaa prendere velocità nella primavera del 2018: quando cioègli inquirenti di Reggio Emilia s’insospettiscono perché nelpiccolo Comune al centro della pianura Padana e nel territo-rio che lo circonda c’è qualcosa che non funziona.I carabinieri di Reggio ricevono alcuni esposti, che se-gnalano fatti gravi sul sistema degli afdi familiari dispo-sti dai servizi sociali bibbianesi. Poi si mettono a studiarein profondità come lavora quel sistema, e ne scoprono leanomalie. Scoprono, soprattutto, che negli ultimi anni sonodecisamente troppe le denunce degli assistenti sociali contropadri e madri; sono troppe le accuse di maltrattamenti, abusie violenze nei confronti dei fgli; sono troppi i genitori con-siderati inadeguati nel loro ruolo.
Troppe soferenze, troppiallontanamenti, troppi afdi. Troppo tutto, per non suonarestrano e falso.Messi insieme, esposti e statistiche anomale, costituisco-no il sisma sommerso e l’increspatura d’onda che danno viaall’inchiesta: lo tsunami di Bibbiano che dalla fne del giugno2019 sconvolge l’opinione pubblica. A condurre le indaginiè il pubblico ministero Valentina Salvi, che in passato per laProcura di Reggio s’è occupata soprattutto delle infltrazionimafose nell’economia emiliana.Il magistrato Salvi conosce molto bene, però, anche la tri-ste materia degli abusi sui minori, visto che più volte haindagato sul tema: nel 2017, per esempio, ha ottenuto l’ar-resto e il processo per un uomo accusato di abusi sul fgliominorenne di amici; e appena prima di mettersi a lavorare su Bibbiano, è intervenuta sui presunti maltrattamenti in unascuola materna di Scandiano, chiedendo il giudizio imme-diato per alcune maestre.Insomma, sul fenomeno dell’abuso minorile la Salvi nonpuò essere sospettata di nutrire dubbi, né pregiudizi nega-tivi.
Con i carabinieri che l’afancano, però, il magistratosi convince presto che nel sistema degli afdi organizzatoattorno a Bibbiano ci sia davvero qualcosa che non torna.Così, per mesi va avanti a indagare: intercetta, interroga,acquisisce atti.Tutte le grandi indagini penali hanno un nome in codice,che di solito spunta con un guizzo di fantasia dall’estro o dal-la particolare inclinazione di un agente della polizia giudizia-ria. Anche l’inchiesta della Procura di Reggio ne ha uno, edè particolarmente suggestivo.
È un nome che riecheggia il titolo di un fortunato roman-zo di Dan Brown: Angeli e Demoni. Gli angeli sono i bambiniportati via. Quanto ai demoni, be’, si immagina consideratitali almeno alcuni dei 27 che fniscono sotto accusa. O forsegli spettri che dovrebbero agitare le loro coscienze.A Reggio, in tribunale, dicono che il sostituto procura-tore Salvi sappia il fatto suo, tanto che da anni vive sottoprotezione per le minacce della ‘ndrangheta. Su di lei, trefatti sono incontrovertibili. Il primo è che è un magistratoche non cerca la luce dei rifettori, e infatti non ha maidato un’intervista in vita sua. Il secondo è che per lei questainchiesta è cruciale, grazie all’attenzione che riceve dall’o-pinione pubblica.La terza certezza è che la Salvi è più che convinta dellavalidità di Angeli e Demoni, tanto che tra i 27 indagati vor-rebbe un numero di arresti molto superiore rispetto ai seiche il 27 giugno 2019 le concede il giudice per le indaginipreliminari, Luca Ramponi. Anche se quei sei non sonoafatto pochi.
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