Bitcoin: arriva la prima cripto-città
Bitcoin: utopisti americani (che non vogliono pagare le tasse) sbarcano a Portorico
Un gruppo di ricchi signori (decine di milionari e qualche miliardario in dollari) che, sbarcati a Portorico, hanno occupato per intero un vecchio hotel sulle colline di San Juan. Durante il giorno, scrive il corriere della sera, vanno in giro su un bus a caccia di immobili e terreni da acquistare nell' isola devastata pochi mesi fa dagli uragani. Barbe lunghe, tenuta da Indiana Jones, qualche problema igienico (l' acqua corrente è ancora una rarità), più che investitori sembrano una banda di avventurieri eccentrici e un po' stralunati (e forse lo sono). Ma questa tribù di ricchi, soprattutto californiani, che hanno guadagnato una fortuna con i bitcoin e le altre criptovalute e sognano di fondare in mezzo ai Caraibi la prima criptocittà autogestita sono degli utopisti di tipo un po' particolare.
Sognatori sì, ma attenti al portafoglio: diventati immensamente ricchi all' improvviso, non vogliono pagare le tasse.