Cei, Milano e Roma: il Papa cambia via al risiko delle nomine vaticane
Dal dopo Bagnasco alla guida dei vescovi alla sostituzione di due big come Scola e Vallini. Ecco i dossier sul tavolo di Francesco.
Ecco i dossier sul tavolo di Francesco. E i nomi più accreditati nella corsa alla successione
Andare avanti nel rinnovamento e nello stesso tempo tenere unita la Chiesa. Per Papa Francesco il 2017 apre una sorta di "secondo tempo" del suo pontificato. Al centro del quale spiccano i rapporti con il fronte conservatore e una serie di nomine considerate decisive: dai vertici della Cei fino alla sostituzione di Angelo Scola e Agostino Vallini a Milano e a Roma, scrive Repubblica.
Il Papa sta dunque preparando il suo "secondo tempo": innovare e riappacificare la Chiesa al proprio interno. Ci sono tre passaggi che vengono considerati in questo senso cruciali. Il primo prenderà corpo con la sostituzione di Bagnasco alla presidenza della Cei. Giuseppe Betori (arcivescovo di Firenze ed ex segretario generale Cei), Franco Giulio Brambilla (vescovo di Novara) e l' ormai anziano Gualtiero Bassetti (arcivescovo di Perugia) sono i nomi circolati fino ad ora.
Sta crescendo però anche la candidatura di Nunzio Galantino, attuale segretario generale della Conferenza e stretto collaboratore di Francesco. In alternativa (ma l' ipotesi sta già provocando qualche malumore) potrebbe essere presa in considerazione una presidenza "debole" come quella del vescovo di Modena, Erio Castellucci, che garantirebbe la coabitazione con Galantino.
Ma c' è di più, continua Repubblica. Il Papa dovrà nominare il nuovo arcivescovo di Milano e il vicario di Roma. Scola e Vallini hanno raggiunto l' età pensionabile. Entrambi sono in prorogatio. L' occasione potrebbe essere proprio la visita del Pontefice a marzo nel capoluogo lombardo. I nomi che si fanno per le due posizioni si concentrano su Pierbattista Pizzaballa (amministratore apostolico del patriarcato di Gerusalemme), Francesco Beschi (vescovo di Bergamo) e Mario Delpini (ausiliare del capoluogo lombardo) per Milano; Giovanni Angelo Becciu (sostituto per gli affari generali della segreteria di Stato), Domenico Pompili (vescovo di Rieti) o un outsider per Roma.
Anche se non è esclusa una soluzione di mediazione "alta e inedita" come fu Carlo Maria Martini nominato da Giovanni Paolo II arcivescovo di Milano.
Nei giorni scorsi era pure circolata l' ipotesi della clamorosa sostituzione del Segretario di Stato Pietro Parolin, da mandare a Milano. Al suo posto sarebbe pronto il cardinale Luis Antonio Tagle (o in alternativa Becciu o Fernando Filoni) del quale la tv dei vescovi italiani il 29 dicembre scorso ha trasmesso in prima serata una lunga intervista.