Chiedimi se sono riciclatore. La norma choc del condono

La novità sul contante - Con la voluntary disclosure bis non serve più dimostrare di essere "solo" un evasore, basta l' autocertificazione. L' esperto: "Cavillo micidiale"
Finora, grazie alla legge Bassanini, si potevano fare autodichiarazioni solo sui dati facilmente verificabili, come lo stato di famiglia per l' Isee o la residenza e la nascita di un figlio per iscriverlo all' asilo nido. Da oggi, dopo la pubblicazione dell' ultimo decreto fiscale sulla gazzetta ufficiale, con un modulo facile da compilare si può autocertificare all' Agenzia delle Entrate anche di non essere un narcotrafficante, il boss del racket delle estorsioni, il capo di un' organizzazione per lo sfruttamento della prostituzione o un rapinatore di banche. Basta dare la parola di evasore pentito.
L' articolo 7 del provvedimento d' urgenza firmato lunedì scorso dal presidente della Repubblica, scrive il Fatto, si intitola "Riapertura dei termini della procedura di collaborazione volontaria". Si tratta della voluntary disclosure lanciata nel 2015. Ma le novità contenute nel decreto rispetto alla vecchia normativa vanno al di là dell' aggiornamento delle date alle nuove scadenze. Per immettere e reinvestire nel circuito dell' economia legale i proventi dell' evasione e non solo, basterà presentare un' istanza di adesione, l' inventario dei beni detenuti in casseforti e cassette di sicurezza e un' autocertificazione che attesti il "non-riciclaggio". La prova contraria è a carico dello Stato, ovviamente nei rari casi in cui riesce ad attivare un accertamento o un' indagine penale. Intanto si può accedere subito alle agevolazioni previste per chi dichiara di aver nascosto, ma solo al fisco, contanti e preziosi.
Il condono precedente prevedeva una "confessione" da parte del contribuente del reato tributario, in cambio dell' immunità penale e di un sostanzioso sconto fiscale. Ma si richiedeva anche la presentazione di documenti e informazioni sui redditi e le attività finanziarie svolte, che dimostrassero l' effettiva provenienza del capitale emerso dall' accantonamento di fondi in nero. Nelle nuove istruzioni ai contribuenti contenute nel decreto l' obbligo della presentazione della documentazione sparisce e viene sostituito dalla generica previsione di una dichiarazione in cui si attesta che l' origine dei valori denunciati "non deriva da condotte costituenti reati" diversi da quelli legati all' evasione fiscale.