Consip, Andrea Augello ad Affaritaliani.it: "Padoan è il grande sconfitto"

Durante i lavori al Senato dell'altro ieri, con il dibattimento delle mozioni sul caso Consip, è passato un po' il concetto di una vittoria collettiva, come se tutte le parti politiche abbiano in qualche modo "vinto" e ottenuto risultati, Lei cosa ne pensa? Crede che i lavori dell'aula saranno utili anche alla Magistratura?

 

"A mio avviso c'è stato un solo grande sconfitto e, oggettivamente, è stato il Ministro Padoan.
Lo sconfitto della giornata è proprio Padoan perché è stato il difensore dello status quo all'interno di Consip e soprattutto perché ha sostanzialmente respinto per due volte le dimissioni di Marroni, ribadendo poi in question time che le rimozione dell'ad era da escludere in quando non ce n'erano gli elementi.

Dopo cento giorni di resistenza il Senato della Repubblica ha spazzato via questo consiglio di amministrazione sconfessando clamorosamente Padoan, e non a caso il Ministro ha cercato fino all'ultimo di evitare questa votazione.

 

La domanda però ora è: perché Padoan ha difeso Marroni? E la risposta al quesito potrà fornirla solo lo stesso Marroni, e a questo punto è assolutamente libera di darla venendo meno il vincolo di dipendenza col Ministero del Tesoro.

Penso anche che la procura abbia si seguito le vicende in aula, soprattutto perché Marroni, per ora, si è limitato a contestualizzare i fatti che gli sono stati esposti senza mai chiarire del tutto i vari nodi e senza mai addentrarsi nello specifico nei rapporti col Tesoro e col Governo; a questo punto immagino possa dire molto di più."

 

Ragionevolmente ci potrebbero essere ulteriori risvolti. A questo punto cosa si aspetta?

 

"Mi aspetto, semplicemente, che Marroni dica tutto quello che sa.
Su cosa possa poi dire ho delle idee ma non potendo provare nulla preferisco non entrare nel dettaglio, dico solo che un grosso punto da chiarire sarebbe quello dei rapporti con l'azionista (Ministero dell'economia); è possibile che in tutti questi eventi, compreso quello che ha portato all'indagine sul Ministro Lotti, Marroni non abbia mai sentito la necessità di informare l'azionista? A me sembra strano, e il punto, forse non evidente, è che ora il ministro in "bilico" non è più tanto Lotti quanto Padoan."

 

Ieri mattina Emanuele Fiano (PD) ha fatto una gaffe durante una diretta tv, legando molto la richiesta di dimissioni di Marroni alle accuse a Lotti...

 

"Diciamo che non sono troppo abituato a commentare questi scivoloni, a cui tra l'altro Fiano non è nuovo.
Sono dichiarazioni marginali e fuori luogo, in tutta questa faccenda il punto di fondo, oltre al fatto che Lotti abbia dato o meno delle informazioni sensibili a Marroni, che resta una vicenza limitata alla sede processuale, è come sia possibile immaginare che tutte le conseguenze di quelle informazioni si siano dipanate nella più totale inconsapevolezza dell'intero Governo. Così come sarebbe interessante capire le motivazioni che hanno portato Padoan ad esporsi così tanto."