Consip, Fragliasso al Csm: "Renzi sr. bisognava indagarlo a Napoli"
Al Csm è stato chiesto se Tiziano Renzi sia stato indagato dai pm Woodcock e Carrano e il procuratore reggente ha risposto no. È stato chiesto se fosse stato intercettato (i consiglieri devono ignorare le notizie di stampa) e Fragliasso ha risposto sì. Su questo, scrive il Fatto, anche se non pronuncia neppure una sillaba contro Woodcock e Carrano, fa capire che non ha condiviso la scelta dei due pm. Secondo quanto risulta al Fatto, Fragliasso parla di fatti sovrapponibili di fronte ai quali Woodcock e Carrano, però, decidono di valutarli diversamente: accusano Russo di traffico di influenze perché avrebbe promesso a Romeo un aiuto per aggiudicarsi appalti in virtù dell' amicizia con il padre dell' allora premier, ma scelgono di non fare altrettanto con babbo Renzi.
Insomma Fragliasso sembra far capire alla Commissione che secondo lui andava iscritto anche Tiziano Renzi. E il retropensiero va al fatto che se Renzi senior fosse stato indagato per traffico di influenze non sarebbe stato possibile intercettarlo (c' è il divieto perché la pena massima non supera i 4 anni). Invece, Woodcock e Carrano il 5 dicembre 2016 ottengono l' autorizzazione a intercettare Tiziano Renzi, sia pure non indagato: il codice lo prevede in casi particolari. In questo caso, hanno sostenuto, era necessario per cercare elementi di prova del presunto sistema corruttivo. È lo stesso motivo per il quale i pm intercettano ancora Tiziano Renzi nei primi mesi del 2017.