Conte pronto per l'Europa: la verità sulla durissima lettera a Salvini
Conte pronto per l'Europa: la verità sulla durissima lettera a Salvini
Matteo Salvini riuscirà a "sventare lo sciagurato patto della mangiatoia e dell'invasione" come lo ha definito lui stesso anche se il prezzo da pagare sarà offrire Palazzo Chigi a Giggino Di Maio? Perché, udite udite, tra le indiscrezioni fresche di mattinata che filtrano da casa leghista, rivela il super informato Dagospia, ci sarebbe anche quella di una possibile offerta a Di Maio della poltrona di Presidente del Consiglio in cambio di un forte rimpasto dei ministri, in particolare per quanto riguarda la Difesa, le Infrastrutture, l'Economia con in più lo spacchettamento di Mise e Lavoro. L'ipotesi più probabile però appare essere al momento quella di un Conte bis (con un nuovo voto di fiducia) dopo le dimissioni il 20 nelle mani del Quirinale. Staremo a vedere.
Certo è che l'ipotesi del ritorno con la Lega (al di là delle smentite di rito) potrebbe non dispiacere affatto a Luigi di Maio: sarebbe l'unico modo per lui e gli attuali Ministri di salvare la poltrona dato che, come Dagoanticipato nei giorni scorsi, il PD non ne vuol sapere di mettere in piedi un governo di legislatura con chi ha già lavorato con Matteo Salvini: "Con i grillini ci si può anche andare ma non per un governicchio qualsiasi, solo se ci saranno profondi cambiamenti da parte dei 5Stelle. Che per ora non si vedono assolutamente..." questo il refrain targato Pd.
Ma quanti sarebbero i grillini pronti ad andare a braccetto con il Pd? Moltissimi. Secondo calcoli che girano nelle chat parlamentari sarebbero almeno 150 mentre per il Premier Giuseppe Conte se non dovesse restare a Palazzo Chigi si starebbe cercando un posticino in Europa grazie anche ai buoni uffici Pd.
I soliti bene informati, continua Dagospia, giurano che anche la durissima lettera ferragostana indirizzata a Matteo Salvini fa parte della strategia di accreditamento presso i poteri forti internazionali. Un segnale forte per Merkel e Macron. Intanto, dal Colle trapela in queste ore fastidio ed irritazione per essere costantemente tirati per la giacchetta. Mentre sono a dir poco "allibiti" per la "retromarcia" salviniana di ieri.
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