Csm, retromarcia su Consip: nessun procedimento aperto
"Il Consiglio Superiore sta svolgendo un'azione conoscitiva, del tutto preliminare a valutazioni su eventuali incompatibilita'. Al momento non c'e' nessun procedimento aperto per incompatibilita'". Cosi' il consigliere del Csm, Antonio Ardituro, nel corso della trasmissione di Radio1 'RadioAnch'io', in riferimento agli approfondimenti avviati dal Consiglio sulle azioni del pm napoletano Henry John Woodcock nelle inchieste Cpl Concordia-Consip. "C'e' molta confusione nell'opinione pubblica - spiega Ardituro - su quello che sta facendo il Consiglio superiore della Magistratura in questo momento. Una cosa sono gli accertamenti e l'esercizio dell'azione disciplinare, che non spetta al Csm ma alla Procura Generale presso la Corte di Cassazione (e molti dei fatti di cui si discute devono essere analizzati e valutati in sede disciplinare ), altra cosa e' l'attivita' della Prima Commissione del Consiglio, che ha limiti normativi molto ristretti. E' evidente che una vicenda del genere merita attenzione da parte del Csm ma nei limiti dei suoi poteri".
"Si discute - prosegue il consigliere - di questioni molto delicate e complesse quando si dice che Woodcock non poteva svolgere quell'indagine perche' la doveva svolgere un altro sostituto all'interno dell'Ufficio. Si tratta di un punto di una delicatezza anche tecnica, molto complessa, che non puo' essere risolta solo con uno spot. Soprattutto non si tiene conto che si tratta di un Ufficio che aveva un Procuratore della Repubblica che evidentemente aveva deciso che l'indagine la dovevano fare quei magistrati. Quindi - conclude - farei molta attenzione, il Consiglio ha poteri molto limitati in questa vicenda e viene chiamato in causa come se fosse l'organo che sta procedendo disciplinarmente nei confronti dei magistrati, ma non sta facendo questo".
A proposito della fuga di noziie, il consigliere togato del CSM ha poi "escluso nella maniera piu' assoluta che quel documento sia uscito dalla Procura di Roma, che invece ha immediatamente aperto un'indagine per rivelazione del segreto". "Fra l'altro- ha aggiunto- e' importante sottolineare quello che ieri la dott.ssa Musti (il Procuratore della Repubblica di Modena) ha detto: e cioe' che alcune delle sue affermazioni sono state riportate tradendo lo spirito di quello che intendeva dire. Spettera' ad altri fare accertamenti in questo senso; se la Procura di Roma la vorra' ascoltare avra' il modo di chiarire e puntualizzare". Il consigliere Ardituro ha infine sottolineato:
"Il problema e' che alcune dichiarazioni rese in audizione dalla dott.ssa Musti, che si riferiscono a ufficiali di polizia giudiziaria, in quella sede non interessavano molto al Consiglio e quindi non sono state approfondite, perche' il CSM non si occupa della polizia giudiziaria ma dei magistrati. Adesso spettera' ad altri capire che cosa voleva dire il Procuratore di Modena. La dott.ssa Musti ieri ha fatto un comunicato stampa, quindi io sarei molto prudente".