Davigo molla l'Anm e scopre l'acqua calda: il Csm è dominato dalle correnti
"Era tempo che insistevamo sulle stesse questioni, peraltro gia' nel programma. Avevamo chiesto di istituire un gruppo di lavoro per verificare le nomine del Csm. C'e' voluto quasi un anno. Alla fine ho detto che quello che stava accadendo era inaccettabile".
Cosi' Piercamillo Davigo torna - in un'intervista a Repubblica - sulla rottura con la giunta unitaria dell'Anm. Davigo imputa al Csm di adottare sulle nomine criteri "non comprensibili, i colleghi non li capiscono", con "scelte in contrasto con quello che abbiamo sempre detto e che sembrava condiviso anche dagli altri gruppi, come consentire oggettivi vantaggi a chi rientra in magistratura da una posizione fuori ruolo".