A- A+
Palazzi & potere
Droni e sicurezza dei cieli

La sicurezza degli spazi aerei nazionali è affidata per legge
all'Aeronautica Militare, la quale vi fa fronte con una struttura ben
collaudata, facendo dormire sonni tranquilli al Capo di Stato Maggiore
ed al cittadino italiano.
La comparsa sulla scena del terrorismo di stampo jihadista, e la
perdurante nefasta attrazione dello spazio aereo quale contesto per
compiere attentati ha pero' complicato le cose; il crash contro le
Torri Gemelle ha umiliato la forza aerea più potente al mondo
mostrandone l'incapacità a proteggere i suoi cieli; si è corsi così ai
ripari mettendo in piedi in quattro e quattr'otto, in ambito NATO, una
procedura, -Renegade - che contempla l'abbattimento di un velivolo
civile in mano ad un terrorista, prima che egli compia un attentato
utilizzando il velivolo come strumento di distruzione. Molte sono le
perplessità sulla tenuta giuridica del provvedimento, il Presidente
Cossiga ne era il più convinto sostenitore, e tuttavia, se oggi un
velivolo decidesse di sfracellarsi contro un obiettivo in territorio
nazionale, l'autorità politica italiana sarebbe autorizzata a dare ai
caccia militari l'ordine di fuoco.
Altra ipotesi di intervento è quella della gestione di un velivolo con
terrorista a bordo, dirottato verso una destinazione dove compiere un
attentato; anche per questo caso la macchina è oliata, scatterebbe una
risposta coordinata degli enti di controllo del traffico,
dell'Aeronautica Militare e del Ministero dell'Interno, il velivolo
verrebbe intercettato ed "accompagnato" con le buone o le cattive, in
un aeroporto pre-designato e li preso in consegna dalle forze di
polizia e dai reparti speciali.
Dove il percorso di protezione è ancora incompleto è nell'impiego per
finalità criminali degli APR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto), i droni
insomma.
È stato possibile mettere a punto procedure efficaci solo quando si
tratti di un drone di dimensioni medio grandi, l'intercettazione e
l'ingaggio sarebbero operati da un velivolo maneggevole, quale quello
in dotazione alle Frecce Tricolori, ma armato, o da un elicottero ad
alte prestazioni anch'esso armato. Ed abbattuto prima che possa
causare danni.
Se invece le dimensioni del drone dovessero essere quelle di un
aeromobile con peso e carico utile fino ad alcune decine di kg, le
difese attive per così dire risulterebbero poco praticabili e la
tecnologia non è ancora a punto per "rubare" la guid
a radio del velivolo al criminale e portarla in mani amiche.
Lo scorso 19 giugno Il Secolo XIX, commentando la caduta di un
prototipo APR della Piaggio, riportava il virgolettato di un esperto,
il direttore di RID ( Rivista Italiana di Difesa) il quale affermava
che "prendere il controllo di un drone militare non è difficile: per
assurdo, è un'operazione quasi banale".
Purtroppo o fortunatamente non è così, o non lo è ancora, il nostro
Convegno sul tema della sicurezza (security) del volo ha messo in
evidenza, con l'apporto scientifico di esperti veri, che mentre non vi
sono problemi per la individuazione di incursori a pilotaggio remoto,
vi è ancora molto da lavorare per neutralizzare il pericolo; ed in tal
senso le attività di ricerca vanno incoraggiate e sostenute, anche
finanziariamente, se non vogliamo che un giorno irrompa sulla scena un
drone armato con sistemi letali di vario tipo e che noi possiamo solo
individuarlo senza poter far nulla per renderlo inoffensivo.
Infine le responsabilità, un altro (piccolo se vogliamo) problema da
mettere a fuoco: dove lo spazio aereo termina di essere dominio
dell'Aeronautica e passa nelle mani del Ministro dell'Interno, dato
che è impensabile che la Polizia intervenga negli spazi aerei
superiori così come un caccia militare o un elicottero nulla possono
contro un giocattolo volante armato. A mia conoscenza questo perimetro
non è ancora stato tracciato, non è certo un problema prioritario cui
mettere mano, ma una precisazione sulla competenza istituzionale a
neutralizzare i piccoli droni contribuirebbe forse a stimolare la
risoluzione dei problemi di sicurezza associati.


 

Gen. Leonardo Tricarico
*ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, già Consigliere Militare del
Presidente del Consiglio dei Ministri (1999-2004) e attuale Presidente della Fondazione Icsa

Tags:
droni





in evidenza
Super Annalisa fa incetta di platini: arriva il quinto disco per "Bellissima"

E la hit "Sinceramente" esplode all'estero

Super Annalisa fa incetta di platini: arriva il quinto disco per "Bellissima"


in vetrina
Affari in rete

Affari in rete


motori
MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.