Elezioni 2018, catastrofe Pd: soltanto sei i collegi uninominali sicuri
Elezioni 2018, sondaggio: il Pd arranca anche nelle Regioni rosse. Il centrodestra sfiora la maggioranza alla Camera
Il caso Boschi-Etruria non è stato ancora misurato dai sondaggisti. E tuttavia le mappe dei collegi uninominali che emergono dagli ultimi studi raccontano un incubo per il Pd: nelle Regioni rosse, dove fino ad alcuni anni fa non c'era partita, il vantaggio dei dem si è assottigliato, come una lastra di ghiaccio che ora potrebbe rompersi, scrive la Stampa.
Secondo uno studio di Ixè, che La Stampa ha potuto esaminare, tra Toscana ed Emilia Romagna sono solo 6 i collegi considerati «blindati» per il Pd (dove il vantaggio sul secondo partito/coalizione è superiore al 10%): si tratta di Firenze Nord, Scandicci, Empoli, Sesto Fiorentino, Modena e Casalecchio di Reno. Gli altri 25 seggi uninominali della Camera in queste due Regioni non sono più sicuri: neppure quelli di Bologna, dove ai tempi dell' Ulivo Romano Prodi sfiorava il 70% e dove venivano spediti i leader dei cespugli alleati con la certezza di portarli in Parlamento.
In questo studio, continua la Stampa, ci sono altri dati allarmanti per il Nazareno. Uno su tutti: in tutto il Nord e in tutto il Meridione per il Pd non scatterebbe neppure un collegio: zero in Lombardia, zero in Piemonte, e così Veneto, Campania, Puglia, Sicilia. In tutte queste Regioni, comprese anche alcune centrali come Marche e Abruzzo, la partita sarebbe tutta tra M5S e centrodestra, con una prevalenza di quest' ultimo.
L' alleanza Berlusconi-Salvini, infatti, stando a questo studio realizzato tra il 9 e l' 11 dicembre, arriverebbe alla Camera a sfiorare la maggioranza assoluta per governare con 315 seggi: 167 uninominali e 143 proporzionali. Secondo classificato il M5S con 147 deputati (di cui 32 nei collegi) e terzi i dem con 131 (26 uninominali). Ultima la lista Grasso con 28 seggi.
Per il centrodestra alcuni numeri ricordano i tempi d'oro del forzaleghismo: 37 a 0 in Lombardia, 16 a 0 in Puglia, 22 a 0 in Campania. Colpisce il caso del Lazio: qui il centrodestra arriverebbe a 14 seggi, contro i 5 del M5S e i 2 del Pd, conquistati nel centro di Roma. In Sicilia finirebbe 14 seggi a 5 per Berlusconi e soci, in Piemonte 11 a 6, Veneto 17 a 2.