Elezioni 2018: il Pd di Matteo Renzi alla guida di una coalizione-bonsai
Elezioni 2018: il Pd con gli alleati al 25%
Matteo Renzi, il principale artefice di una legge elettorale che ha ripristinato i collegi, rischia di ritrovarsi a capo di una coalizione-bonsai, scrive la Stampa. Certo, le intenzioni di voto sono destinate a subire variazioni nelle prossime nove settimane, ma al momento il Pd e le piccole liste disposte a coalizzarsi (la verde-socialista-ulivista «Insieme» e la «Civica popolare» di Beatrice Lorenzin) rischiano tutti assieme di restare più vicini al 25 che al 30 per cento.
Certo, in «zona Cesarini» potrebbe rientrare in coalizione anche la lista «Più Europa» guidata da Emma Bonino, ma le difficoltà normative legate alla raccolta delle firme rendono l'alleanza più difficile e infatti i Radicali italiani potrebbero dispiegare nelle prossime ore un escamotage, una carta coperta, per presentarsi da soli. Un' autonomia dal Pd che potrebbe aumentarne l' appeal elettorale. E a quel punto le insidie per Renzi si moltiplicherebbero. I collegi vengono assegnati all' alleanza o al partito che prende un voto più degli altri, ma nelle ultime settimane la soglia potenziale della coalizione-Pd si è via via abbassata: per effetto della buona partenza (nei sondaggi) di Liberi uguali e per lo scarso trascinamento delle liste alleate .