Elezioni, Facebook: quando il voto è come un 'like'
Elezioni, Facebook: tanto rumore ma pochi voti?
ANCHE se le notizie sono poche, il rumore molto e gli effetti pratici finali (leggi: voti) da verificare, i partiti spingono fino in fondo il pedale dei social network. E nella prima campagna elettorale integralmente social oriented, nessuno è convinto che si possa vincere attraverso i social, ma tutti pensano che senza le grandi «discussioni» su Facebook o Instagram si possa perdere o per lo meno si trovino più difficoltà a imporre dei temi in quel dibattito pubblico che poi dovrà tramutarsi in voti, scrive il Qn. Quindi ci stanno tutti, i partiti, ognuno a suo modo: grillini e leghisti sono più aggressivi, Forza Italia sfoggia un approccio più tradizionale, il Pd è nel mezzo, tra il cambio di marcia comunicativo a suo tempo imposto da Renzi e le rigidità organizzative dell' ultimo partito strutturato rimasto in circolazione.