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Palazzi & potere
Elezioni politiche 2018: un Paese in mano a 10 persone e tanti 'fantasmi'

Il vero problema della situazione politica di questo Paese è il livello (non sempre eccellente) della sua "classe" (partendo dai 945 parlamentari presenti nei due rami).

E' chiaro che se le condizioni di accesso alle candidature saranno sempre decise da 10 (massimo 20) segretari politici (incluso il garante Beppe Grillo per il M5S) non ci sarà mai la possibilità concreta che il "meglio", presente in Italia (nei diversi settori di riferimento della società civile), possa accedere all'impegno in politica (sia a livello locale - dove la situazione è ancora più imbarazzante per certi versi), sia a livello nazionale.

Ci sono dei veri e propri paletti all'ingresso in tutti i partiti, incluso il M5S. Le "Primarie" non sono regolate dalla legge, quindi sono territorio di potere dei segretari. A destra neppure si fanno - così come sul fronte del M5S non intendono fare neppure un congresso per confrontarsi, perché affermano di poter regolare tutto tramite il blog - ma chi controlla i numeri raccolti dal blog (non esiste un controllore che certifichi questi dati; è tutto a "fidarsi" nei confronti della Casaleggio e Associati)? 

Poi c'è da fare una ulteriore riflessione: dei 945 parlamentari almeno, e sottolineo almeno 800 di questi se non di più, pur sapendo di perdere, perché non hanno un voto in croce, essendo parlamentari uscenti non lasceranno mai la possibilità ad un "nuovo" della politica di provare a candidarsi e magari fare meglio di loro.

Restano e mi sono tenuto largo 145 posti divisi tra 26 gruppi parlamentari. Praticamente è più facile vincere al Superenalotto che poter avere la possibilità nella prossima tornata (se non portare l'acqua ai "nominati" scelti dalle segreterie).

Questa è l'unica rappresentazione della realtà politica di questo Paese, con una classe in Parlamento che ben rappresenta lo specchio del Paese (anche se ci sono almeno 50-100 bravi parlamentari - ma sono troppo pochi e poco influenti nelle stanze decisionali del Palazzo).

Le segreterie come ogni volta daranno ai loro big, magari stanchi, impaludati, senza più una idea o la capacità di incidere sul futuro del Paese, l'ulteriore possibilità di venire eletti.

Dietro di loro una massa di "nuovi soggetti" (con un ego espanso all'inverosimile), che verranno presi in giro, perché inviati in collegi dove le segreterie sanno perfettamente che non hanno neppure una possibilità di farcela (ogni partito ha già fatto i suoi calcoli e ha già deciso l'80% di coloro che deve "blindare"). Per cui li faranno contenti, ma nessuno di questi passerà e butteranno tanti soldi pur di dire "mi hanno candidato per le politiche". Ma ormai la politica è piena di questi personaggi. 

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elezioni 2018italiapolitica





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