Fuori gli italiani dallo IOR! È la prima volta nella storia
Mai gli italiani erano rimasti fuori dal cda della banca vaticana. Comanderanno Usa, Germania e Spagna.
Un americano, uno spagnolo e un tedesco. No, non è una barzelletta. Del resto, non c’è l’italiano. E, in effetti, l’italiano manca davvero - dopo l’ultimo giro di poltrone deciso giovedì nei Sacri palazzi - dal consiglio di amministrazione della banca Vaticana. Perché Carlo Salvatori, che era l’unico a rappresentare il nostro Paese, si è dimesso a giugno e non è stato rimpiazzato da un connazionale coi nuovi ingressi nel board dello Ior, l’Istituto per le opere di religione, scrive Francesco de Dominicis su Libero.
Dietro le ultime nomine allo Ior, infatti, si cela l’ennesima prova della spartizione del potere tra i vari gruppi di interesse che gravitano da sempre attorno al Vaticano.
Tra i quali l’Opus Dei (ecco gli spagnoli) e le cosiddette diplomazie parallele, come l’Ordine di Malta (ecco i tedeschi) e i Cavalieri di Colombo (ecco gli americani). Le nomine, peraltro, confermano che Papa Francesco, sulle finanze della Santa sede, non tocca palla. E confermano pure che l’ipotesi tratteggiata in passato dallo stesso Pontefice, secondo il quale il Vaticano può fare a meno di una banca, non è nemmeno accarezzata a chi maneggia il denaro Oltretevere.