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Palazzi & potere
GAS: RIPRESO AL 100% IL TRANSITO IN AUSTRIA DOPO L’ESPLOSIONE DI IERI

I flussi di gas verso l'Italia sono ripartiti nella tarda serata di ieri, dopo un'interruzione che si è protratta per l'intera giornata a causa dell'esplosione nella centrale austriaca di Baumgarten che ha causato una vittima e 18 feriti.

Su eventuali rischi di aumenti in bolletta per le famiglie italiane, il Ministro Calenda rassicura: "Risalite del prezzo del gas a carattere speculativo ci impegnamo a combatterle perché fa parte del nostro lavoro, ma rincari derivanti direttamente da questo incidente, con la riapertura dei flussi, non dovrebbero essere sensibili nella bolletta degli italiani. Un po' di più nella bolletta delle imprese". 

Dopo quanto avvenuto ieri il numero uno del Mise torna sul Tap che definisce necessario perché, spiega, "abbiamo una dipendenza energetica del 45 per cento con picchi di due terzi nella stagione fredda e non possiamo stare in questa situazione: già nel 2009 durante la crisi ucraina avemmo un problema molto più grande di questo".

“Il gasdotto Tap è infatti una diversificazione di fonte, peraltro fatta a spese di chi il gas lo porta- prosegue il ministro - quindi non dello Stato”. Calenda parla anche dell'Eastmed, "l'altro gasdotto su cui stiamo lavorando, che porterà il gas da Israele. Dobbiamo avere più fonti di gas, che è la grande energia di transizione". Il ministro ribadisce che usciremo dalla produzione a carbone di energia elettrica entro il 2025.

Pronta la risposta del Presidente della Puglia Emiliano che, dai microfoni di Radio Anch'io, attacca: "L'incidente gravissimo in Austria avrebbe dovuto far meditare il Ministro Calenda  ma Calenda non è un uomo che medita, è un uomo che va avanti senza approfondire. Non ho nulla contro i gasdotti - conclude Emiliano - noi abbiamo solo chiesto di far approdare il gasdotto in una zona non pericolosa, in una zona industriale. I ritardi in realtà sono dovuti agli errori di progettazione del consorzio TAP".

La polemica sul TAP ha raggiunto toni durissimi quando Emiliano, stamattina in diretta su radio capital, si è lasciato sfuggire : "Il cantiere Tap di Melendugno sembra Auschwitz, se vedete le fotografie è proprio identico. Hanno alzato un muro di cinta con filo spinato, è impressionante. Stanno militarizzando inutilmente una zona e i cittadini si sentono coartati e vedono in quella struttura qualcosa che ricorda cose tristi della storia".

il governatore pugliese è tornato sui suoi passi poco dopo:  "Il paragone tra il cantiere Tap e Auschwitz è oggettivamente sbagliato e mi scuso per averlo inopportunamente utilizzato questa mattina in radio durante una diretta”.

Alessandro Coretti (@alecorets)

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