Gianfranco Rotondi ad Affari: "Il treno di Renzi? Un flop"

Qualche giorno fa Silvio Berlusconi ha dichiarato che nel caso in cui il centro-destra non avesse la maggioranza necessaria alla formazione di un nuovo governo darebbe l'addio alla scena politica, cosa ne pensa?

"Più che un "mi ritiro" quello di Berlusconi è un "o la va o la spacca", una richiesta verso i cittadini affinché questi gli diano la possibilità di realizzare pienamente il suo programma di governo; è in qualche modo un'iperbole che non va presa in senso letterale"

Democrazia Cristiana; ha vinto la 'battaglia'...

"Il simbolo e il nome della DC furono in qualche modo scissi da accordi interni, il simbolo seguì Buttiglione mentre il nome fu dato in uso a me.

Contro queste modalità d'uso sono scattate polemiche e anche diatribe legali che però non hanno portato a nulla, nonostante il nome resti in uso a me ed ora non ho intenzione di farne uso politico; un domani con un contesto politico differente nulla vieterebbe però di riproporlo."

La scadenza dell'attuale legislatura è oramai alle porte, quale è la sua analisi della situazione politica?

"Credo che si andrà al voto a marzo, non vedo motivazioni per allungare ancora i tempi e penso che sul Rosatellum non ci dovrebbero essere problemi.

Come Rivoluzione Cristiana ho affidato la rappresentanza del partito a donne capaci, le responsabili provinciali e regionali saranno donne, un modo diverso per interpretare le quote rosa. Per ora l'idea è quella di dar vita a comitati elettorali o ad un grande comitato elettorale; valuteremo poi, insieme a Berlusconi, se il tutto si concretizzerà in una lista a supporto del centro-destra"

Avviso di garanzia per Chiara Appendino...

"La grande maggioranza dei sindaci riceve avvisi di garanzia perché i loro gesti amministrativi possono dar vita ad interessamenti delle procure, non sono neanche notizie con rilevanza politica."

Il Movimento 5 Stelle potrebbe essere messo in difficoltà dal Rosatellum? Che idea si è fatto sul Movimento 5 Stelle?

"La legge elettorale per me non è un fattore determinante per la vittoria o meno di questo o quel partito, il centro-destra ha vinto con leggi elettorali differenti. Insomma, la legge elettorale di per sé non influisce in modo importante sulle percentuali dei partiti, altro discorso è poi sui numeri in Parlamento.

Per quanto riguarda i 5 stelle sono dell'idea che le principali cause della loro nascita siano di natura mediatica; dopo anni e anni di martellamento in ottica anti-politica la bolla creata è scoppiata e ha profondamente influenzato una parte dei cittadini, cittadini che hanno convogliato questo sentimento di anti-politica nel voto ai 5 Stelle. Una deriva anti-politica dei media ha dato quindi vita ad un movimento anti-politico, e non l'opposto."

A proposito di media, in questo momento si parla tanto della gestione Rai targata Orfeo.

"Ho profonda stima in lui e credo che la sua non sarà una gestione transitoria, tutte le polemiche sui vari consensi per trovare un riscontro effettivo devono essere comparate coi dati d'ascolto; se ci sono grandi risultati che portano poi ad introiti dovuti alla pubblicità anche i compensi sono in qualche modo giustificati".

Parte il treno di Matteo Renzi, mossa vincente o possibile flop?

"Non sono un grande detrattore di Renzi, credo semplicemente, però, che abbia dato vita ad un eccesso di esposizione mediatica, un eccesso di comunicazione. Sinceramente non penso che la campagna elettorale gli gioverà."