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Palazzi & potere
Governo: Di Maio e Salvini i veri portavoce

La comunicazione si sa è molto importante anzi fondamentale per qualsiasi partito politico o governo e anche stavolta la compagine governativa messa in piedi dal Professor Giuseppe Conte non farà eccezione. I leader leghisti e grillini Matteo Salvini e Luigi Di Maio sanno bene che una buona gestione della comunicazione politica può fare la differenza: può consentire di aumentare il consenso dell'opinione pubblica quando le cose vanno bene e può limitare i danni quando le cose vanno male, scrive La Verità. Già, perché dalle parti di Lega e 5Stelle, al di là dei proclami e delle parole d'ordine di propaganda, sanno benissimo che la strada per il successo sarà piena di difficolà: i soldi sono pochi, le promesse molte per cui un'attenta gestione della comunicazione potrà aiutare e coadiuvare la vita del governo.

Non per niente, a quanto si apprende, sono già stati impartiti ordini ben precisi a tutte le 'maestranze', gli staff che andranno a lavorare con i ministri: per ora e per qualche tempo ancora niente interviste ufficiali, autorizzati a parlare saranno solo Luigi Di Maio e Matteo Salvini, saranno loro i veri 'portavoce' del governo. Saranno loro a dare in tempo reale la linea politica e a dover far percepire all'opinione pubblica il 'camabiamento', loro che sono i più popolari e al vertice del gradimento tra la gente.

Anche le uscite stampa del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, verranno centellinate per non 'bruciarlo'. Tutti i ministri, almeno in una prima fase, fintanto che non si saranno ambientati ed avranno elaborato dei propri programmi dovranno, obtorto collo, stare a guardare. Molti sono inesperti ed alle prime armi per cui è meglio essere accorti e soppesare bene le parole.

Gli 'ordini' venuti dall'alto sono ben precisi: evitare gaffe ad ogni costo perché "i giornalisti con noi saranno più severi che con gli altri governi. Ricordatevi che avremo tutti i giornali contro" questo è il mantra che si ripete tra i comunicatori gialloverdi. Per questo a tutti i ministri 'pro quota' la maggioranza di governo si sta premurando di assegnare giovani e solerti addetti stampa e sono già cominciate le riunioni: "Non bisogna perdere tempo perchè è soprattutto in questa fase di 'passaggio' dal vecchio al nuovo governo che possono arrivare i maggiori pericoli da parte della stampa. D'altra parte i giornaloni non ci hanno mai sopportato e sappiamo benissimo che non ci faranno sconti. Per cui bisogna tenersi pronti. Staremo attentissimi sia alla carta stampata che alle presenze televisive, tutto verrà filtrato dai vertici della comunicazione pentastellata e leghista. Nulla sarà lasciato al caso" si fa osservare. L'obiettivo è quello di far passare forte il messaggio del 'governo del cambiamento' anche se i soldi per fare tutto non ci sono e un vero cambiamento potrà avvenire solo nel corso degli anni. Il punto però è che l'opinione pubblica attende risultati a breve.

Ma c'è un altro importante obiettivo, scrive La Verità, che si cercherà di ottenere attraverso un'attenta gestione della comunicazione governativa, spiegano fonti pentastellate; nel medio periodo servirà a fare da apripista prima e a coadiuvare poi, la possibilita' di un restyling nei vertici del Movimento con l'istituzione di un una sorta di nuovo direttorio, piu' allargato rispetto a quello a 5 nato nel 2014, che affianchi Di Maio - superministro e vice premier - nella direzione del Movimento.

Così come nella Lega, si punta sull'attenta gestione della comunicazione del governo per fare da battistrada alla definitiva conquista del centrodestra da parte delle truppe di via Bellerio. Insoma, sarà necessario 'sezionare' il contratto di governo e farlo divenire 'narrazione', farlo diventare un vero e proprio percorso facendo in modo che all'opinione pubblica arrivi sempre il messaggio giusto, senza incertezze e sbavature anche se "al momento non sappiamo se faremo un 'progetto' per i primi 100 giorni come hanno fatto tutti i governi in passato. La cosa non ci attrae molto perché vorremmo essere giudicati al termine dell'esperienza governativa e non nel giro di pochi mesi" trapela da ambienti gialloverdi.

Sicuramente, almeno fino a settembre ci sarà la luna di miele con gli italiani poi da ottobre, con la legge di bilancio, si comincerà a fare sul serio. Bisognerà passare dalla comunicazione urlata e antisistema a quella più sobria delle responsabilità senza per questo svilire il forte messaggio di cambiamento. Questa è la sfida da vincere a tutti i costi.

Insomma, ci sarà molto lavoro da fare per Iva Garibaldi portavoce di Matteo Salvini e Rocco Casalino portavoce di Giuseppe Conte.

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