Governo, Salvini deluso da Conte e preoccupato da Siri: clamoroso retroscena
Governo, Salvini deluso da Conte e preoccupato da Siri: cambia lo "spin" della campagna elettorale?
"Ormai Conte parla come Di Maio". Era questo, rivela Dagospia, che si diceva tra lo stato maggiore leghista stamattina subito dopo aver letto la "lezione di diritto" (come è stata ironicamente definita) impartita dall'autoproclamatosi avvocato del popolo a Matteo Salvini. Conte "si sta dimostrando sempre meno super partes e sempre più grillino" spiegano le medesime fonti. "Ci saremmo aspettati tutt'altro atteggiamento da parte del Premier visto che quando è toccato ai grillini noi non abbiamo infierito".
Tutto qui? No, perchè Conte "è stato scelto per essere primus inter pares e non per tirare la volata all'uno o all'altro partito della coalizione". E non è piaciuta nemmeno la frase, giudicata inutilmente dura e tranchant in un momento del genere, indirizzata al Capitano leghista: "Salvini ha una vita davanti a se' per fare il premier, se e quando si creeranno le condizioni. Comunque non in questa legislatura".
Insomma, continua Dagospia in un dettagliatissimo retroscena, siamo agli stracci che volano, ad un passo dalla rottura del contratto di governo anche se nelle ultime ore a via Bellerio si comincia a dire che se tutti si calmassero Matteo Salvini potrebbe dare l'ok alle dimissioni di Siri (per evitare che la vicenda possa "bruciare" una campagna elettorale per le europee che fino a questo momento era stata perfetta). Perché nella Lega, al di là delle difese di rito c'è preoccupazione che possano esserci ulteriori sviluppi, magari proprio a pochi giorni dal voto. Per farla breve, una grana giudiziaria adesso proprio non ci voleva "e se poi la situazione in Libia dovesse peggiorare con l'arrivo dei profughi la situazione potrebbe sfuggire di mano".
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