Governo senza pace: chi è il "grande vecchio" che vuole farlo cadere?
Governo, il mistero del "grande vecchio"
I «nemici potenti» a cui ieri il ministro dell'Interno Salvini ha fatto riferimento non sono i grillini, considerati niente più che «uno strumento», coinvolti in un disegno che - a detta dei leghisti - mira a colpire Salvini, a logorarlo prima, isolarlo poi, e infine espellerlo dal gran ballo del potere. Per certi versi Salvini non considera dei «nemici» nemmeno i magistrati, nonostante siano le inchieste giudiziarie a scandire i giorni finali della sua campagna elettorale, costringendolo a cambiare il copione. No, secondo lo stato maggiore del Carroccio la centrale ostile sta da un' altra parte.
È della scorsa settimana, scrive il corriere della sera, un' analisi dai contenuti quasi esoterici. In un partito che avverte l' accerchiamento, si è discusso di «un grande vecchio della sinistra» che «d'intesa con Berlino e Bruxelles» starebbe lavorando «a dividere Di Maio da Salvini»: un' azione progressiva che avrebbe cura di non provocare una immediata crisi di governo, così da consentire la costruzione graduale del nuovo quadro politico. Per questo motivo la «svolta moderata» di M5s non è valutata dalla Lega come un semplice cambio di strategia comunicativa, perciò il vice premier ha preso a indicare le «strane convergenze con il Pd» dell' altro vice premier: «E se qualcuno ha nostalgia di un governo con la sinistra, lo dica chiaro».
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