Il Colle sullo ius soli: tema divisivo, bene il rinvio
Durante la Prima Repubblica, quando un premier scopriva d' aver preso impegni troppo perentori e azzardati (per contenuti e accelerazioni di calendario), tali da mettere in gioco la propria sopravvivenza, per salvarsi ricorreva alla vecchia prassi del «perdere tempo per prendere tempo».
È in fondo ciò che ha fatto Paolo Gentiloni domenica scorsa, scrive il corriere della sera, con l' annuncio di uno slittamento all' autunno - ma nessuno crede davvero a quel termine - della legge sulla cittadinanza. Vale a dire il cosiddetto «ius soli temperato». Uno scivolamento di cui il Quirinale ha preso atto con silenzioso sollievo, considerando il tema politicamente divisivo, in questa fase di acute tensioni che stanno lacerando anche la maggioranza.
Insomma: un tema a rischio suicidio, per l' inquilino di Palazzo Chigi, data l' aria che tira sulla questione migranti. E il capo dello Stato, che di questo governo è il lord protettore avendogli affidato la missione di traghettare il Paese alla fine naturale della legislatura, preferisce che non si sia voluto correre il rischio estremo di un voto di fiducia con un così chiaro rischio di naufragio in piena estate.