Il grande veto di Mattarella: ecco perché non vuole Salvini
Salvini: per il Colle il leghista è troppo vicino a Putin e troppo poco "atlantico"
Per il Colle il leghista è troppo vicino a Putin e troppo poco "atlantico". Aneddoto della visita di qualche anno fa a Belgrado del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Quel giorno, insolitamente, il consigliere militare del capo dello Stato, il generale di squadra aerea Roberto Corsini, non si presentò in uniforme, ma in abiti civili, scrive il Giornale. E a chi gli chiedeva il perché, rispondeva tra il serio e il faceto: "Altrimenti mi riconoscono. Io ho partecipato ai bombardamenti contro i serbi in Kossovo, nell' ambito dell' Allied Force della Nato". All' epoca del conflitto nei Balcani, Sergio Mattarella era vicepremier nel governo di Massimo D'Alema. Tutto questo per rimarcare quanto il presidente della Repubblica tenga alle alleanze internazionali, alla Nato, ai rapporti con Washington. E, contemporaneamente, quanto non abbia potuto gradire certe esternazioni di Salvini sull' intervento Usa in Siria, troppo inclini ad assecondare le tesi di Vladimir Putin. Un atteggiamento che ha alimentato fino ad ora la diffidenza del capo dello Stato sull' ipotesi di un incarico a Salvini per la formazione del governo, come leader della coalizione vincente alle ultime elezioni.