Il Sapelli/I risvolti internazionali delle esternazioni di Davigo - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Il Sapelli/I risvolti internazionali delle esternazioni di Davigo

Le esternazioni di Camillo Davigo hanno un risvolto internazionale e non solo italico: esso è diretto ad alimentare il conflitto tra politica e magistratura, ma offre il destro per talune considerazioni essenziali di ordine giuridico

Ragioniamo: Davigo e molti magistrati come Lui non si riconoscono come appartenenti a un ordine, come si addice alla classica divisione dei poteri ben fondata nell’ Esprit des Lois , un classico che ormai appare dimenticato

Essi, infatti, si identificano, invece, con i portatori di un “potere”, ossia pongono in discussione lo stesso concetto di stato di diritto

Di fatto portano all’ estremo le teorie kelseniane di divisione tra diritto e morale, mentre invece essi si rappresentano come i più inflessibili moralisti

Per loro vale in principio di Karl Schimdt “amico –nemico”  e giungono sino a scavalcare la divisione dei poteri creando vere e proprie norme giuridiche che impongono ai parlamenti distratti o ansiosi di seguire i popoli che agognano il sangue e che sono il frutto della caduta di una caduta di molte specie di deontologie professionali.

In verità coloro, come il mio compianto amico Santiago Nino, grande filosofo del diritto argentino, il quale ben vide dove poteva portare la filosofia del potere giudiziario anziché quella dell’ ordine giudiziario, affermano di contro un rapporto  giusnaturalistico tra morale e diritto: essi sono i veri avversari dello stato etico proprio perché sanno che la difesa della morale passa per il rispetto della legge fondata sempre sui diritti dell’ uomo

Ma chi accusa che tutti sono ladri, tutti sono colpevoli lacerando il presupposto di innocenza, non viola proprio  questi diritti?

E destabilizza il potere politico, l’ unico potere legalmente riconosciuto in uno stato di diritto

E’ interessante e inquietante che Davigo attacchi e indebolisca lo stato proprio allorché quest’ ultimo si trova sull’ orlo di una grande e difficile prova internazionale in Libia .

Una prova che qualsivoglia stato che sia espressione si un popolo che si riconosce in una comunità di destino, dovrebbe affrontare unito e non drammaticamente diviso in merito ai  cardini del suo ordinamento, come Davigo, invece, in forma preclara preconizza

 

Giulio Sapelli