In onda il Tele-Nazareno, la D’Urso a Renzi: “Sei bellino…”.
Prima di questo, analogo siparietto con Cav. Obiettivo: riaccreditare come “inevitabile” il dialogo tra i due dopo il 5 dicembre. Serve a loro, forse, ma non all’Italia
Ieri i telespettatori di Canale 5, nel programma di Barbara D’Urso, hanno assistito al naturale sviluppo di quanto già si vedeva da tempo nei tg Mediaset, nei quali viaggia in parallelo l’omaggio al Cav e un trattamento in guanti bianchi - anzi bianchissimi - per Renzi, a partire dalla scelta delle immagini e delle inquadrature (materia sacra a Cologno Monzese).
Ieri pomeriggio, c’è stato un passo in più. Nella drammaturgia classica, ci si è avvicinati all’"unità di tempo, di spazio e di azione", con il Cav e Renzi collocati nello stesso format, sulla stessa poltroncina, con la stessa interlocutrice, a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro.
Inutile dire che nessuno dei due è stato messo in difficoltà dalle “domande”. Il Cav ha potuto parlare del suo nipotino Riccardo, Renzi si è sentito dire dalla conduttrice che è “bellino”…
E, nella logica degli “architetti” dell’operazione, l’obiettivo era duplice. Nell’immediato, rinfrescare la simpatia delle nonne in ascolto per entrambi, ed evidenziare i punti di contatto, non quelli di distanza, tra i due.
In prospettiva, lo scopo fortemente voluto dai vertici Mediaset è ancora più ambizioso: riaccreditare come “inevitabile”, dopo il 5 dicembre, il dialogo tra i due.
Forse servirà a loro: al Cav per tornare in partita, a Renzi per restarci. Ma non servirà all’Italia, che rischia di essere ancora una volta “bloccata”, anziché aiutata a costruire una limpida contrapposizione tra forze davvero alternative.
Daniele Capezzone
Deputato Conservatori e Riformisti
d.capezzone@gmail.com
@capezzone