L'ultimatum della Ue a Visco: vendere Etruria e le altre entro aprile
Il contenuto della lettera della Commissione parla chiaro
Nella lettera della Commissione che autorizzava il decreto sulle quattro banche c' è una deadline precisa: dopo quella data possono solo recuperare i crediti. Tradotto: sono morte.
Le parole di Margrethe Vestager sono secche, taglienti, a tratti brutali. Ma in Italia è ancora sconosciuta ai più la lettera con cui la commissaria europea alla Concorrenza ha autorizzato lo scorso 22 novembre il salvataggio delle quattro banche in crisi: Banca Marche, Popolare Etruria, Cassa di Ferrara e CariChieti.
In primo luogo è scritta, per volontà del governo italiano, in inglese. In secondo luogo, sempre su richiesta italiana, i punti chiave della "decisione" sono segretati. L' omissis più interessante riguarda la data del prossimo 30 aprile, di cui infatti nessuno degli interessati ha mai fatto menzione.
Scrive in realtà Vestager: "Se la banca ponte non sarà venduta entro il 30 aprile 2016, interromperà immediatamente ogni attività diversa dal recupero dei crediti in essere a quella data, non svilupperà nessuna nuova attività o business, non entrerà in nuovi mercati e non acquisirà nuovi clienti".
In pratica, scrive il fatto, per le nuove banche create il 22 novembre e affidate al presidente Roberto Nicastro ciò significherebbe la morte. Il recupero dei crediti deve avvenire comunque entro il 22 novembre 2017, data con la quale scatterà la messa in liquidazione e sarà revocata la licenza bancaria.