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Palazzi & potere
La medicina ai tempi della crisi di governo
Cure oncologiche nell’era della crisi di Governo, dei Social Network e delle “cure alternative”. 
 
 
 
Sono aumentate del 90% le possibilità di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, e le percentuali possono sensibilmente aumentare se ci si affida a specialisti e si interviene a uno stadio precoce.
La crisi di Governo, fortunatamente, non ha influenzato la proposta di Manovra 2017 sul settore sanitario, lasciando inalterato il fondo previsto di 500 milioni, supplementare, destinato a farmaci innovativi in oncologia per permettere ai malati una rapida disponibilità di nuove molecole. 
*Ma quali sono i nodi ancora da sciogliere? Ne parliamo con Carmine Pinto, presidente AIOM, Associazione Italiana Oncologia Medica.*
I punti critici sono legati sul come rendere compatibile quello che è lo sviluppo economico, e quindi l’incremento del PIL con la crisi che investe il nostro Paese, le risorse con la legge finanziaria. La buona notizia è che sono stati confermati i 2 miliardi per la sanità e il fondo nazionale per i farmaci oncologici.
Si assiste anche a un altro fenomeno che si somma ai costi sanitari, oltre a quelli in termini di salute, spesso ci si affida a terapie alternative e messaggi lanciati dal mondo del web. 
*Quali sono i rischi concreti?*
Il rischio principale è che le persone non facciano percorsi terapici corretti. Molto di quello che si legge non ha alcuna affidabilità dal punto di vista scientifico né da un punto di vista clinico. Sul web in questo momento gira di tutto e c’è anche una gran mistificazione, ad esempio rispetto la chemioterapia. Si è diffuso il terrore delle cure, quando invece queste cure possono guarire o alleviare le sopravvivenze dei malati. Questo provoca danni sia rispetto a possibilità di guarigioni, ma anche una serie di complicanze legate all’avanzare della patologia. Con anche incidenze di tipo economico, un aumento dei costi perché i pazienti non seguono l’iter necessario.
*Nonostante questo momento di crisi e sfiducia, la ricerca medica italiana è apprezzata e sta realizzando grossi passi avanti. Quali sono quelli in ambito oncologico?*
L’Italia ha le migliori sopravvivenze per tutti i tumori a 5 anni rispetto all'Europa Occidentale. Quindi, nonostante le minori risorse curiamo meglio i nostri malati e questo è un dato. I progressi sono certamente legati a una migliore diagnostica e caratterizzazione molecolare, riusciamo molto di più a personalizzare le cure e avere a disposizione, oltre alla chemioterapia, anche farmaci a target molecolare e l’immunoterapia. 
*Qual è il percorso da seguire?*
Occorre innanzi tutto non fidarsi di notizie apprese ma rivolgersi in prima battuta e tornare a fidarsi del medico curante che è il primo filtro e poi ovviamente gli oncologi per quanto riguarda la patologia.
Tags:
oncologia





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