La partita Mediaset e l'inarrestabile Salini
Un video diffuso nelle scorse ore sui social per difendere l'italianità di Mediaset, un emendamento al bilancio europeo che attiva un fondo per l'innovazione 4.0 delle piccole e medie imprese, un sostegno convinto alla candidatura di Antonio Tajani alla presidenza del parlamento europeo che si è conclusa con una larghissima affermazione dell'ex commissario europeo e,
questa sera, una cena-incontro a Milano con oltre 350 imprenditori italiani. È inarrestabile Massimiliano Salini, il parlamentare europeo con un passato da enfant prodige di Roberto Formigoni. Vanta buoni rapporti con tutti e non si immischia nelle beghe di partito. E macina relazioni.
È lui il regista di un riavvicinamento di esponenti di peso di Ncd, specie in Lombardia, a Forza Italia. E, pur essendo un moderato, va d'accordo anche con la Lega.
Ma è soprattutto punto di riferimento delle grandi aziende italiane, da quelle del settore energetico a quelle dei trasporti, come Ferrovie dello Stato.
Il suo sostegno immediato a Mediaset nelle prime ore dell'attacco da parte di Vivendi non è passato inosservato all'inner circle berlusconiano che ha anche apprezzato il modo non aggressivo con cui Salini ha sollecitato un intervento del governo e in particolare di quel Carlo Calenda che dopo alcune ore dall'attacco in Borsa dei francesi al Biscione ha preso posizione pro Mediaset. Lo stesso Calenda che aveva svolto per un breve mandato il ruolo di ambasciatore presso l'Unione europea.
Resta da vedere ora come Berlusconi reagirà all'assalto dei francesi. La partita è appena iniziata...