Le larghe intese degli spot: al governo piace Mediaset (e come ti sbagli!)
Dei 3 milioni spesi per la pubblicità istituzionale 1,25 sono finiti al Biscione. A Sky e La7 le briciole: 275 mila euro.
Anche in quest' epoca di restrizioni economiche e retorica sui più sofisticati dispositivi tecnologici, per la pubblicità (leggi propaganda) istituzionale, il governo predilige i canali di Mediaset. Con ancora più vigore, se l' inquilino di Palazzo Chigi è Matteo Renzi.
Le rilevazioni di Nielsen - il più autorevole istituto di ricerca del settore - sono eloquenti: il governo ha investito 3 milioni di euro nel 2015, quasi la metà - 1,25 milioni di euro - è finita al Biscione. Un obolo ai siti internet: 185.000 euro. Il paragone è superfluo. Questo è un omaggio a una tradizione degli esecutivi italiani, avviata da Silvio Berlusconi, storpiata da Enrico Letta e ripristinata dal segretario dem. E va precisato, scrive il fatto, che il calcolo non comprende le attività di servizio, le campagne sociali e che il governo può riempire i palinsesti del servizio pubblico Rai a costo zero. Quando vuole, quanto vuole, come vuole. Il dato più eclatante, però, proviene da Palazzo Chigi.