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Palazzi & potere
Lega, Salvini cerca il nome giusto per l'Europa: ecco tutti i nomi

Nella Lega, scrive in un super retroscena Dagospia, stamattina gli umori non erano dei migliori: "Dovevamo spezzare le reni a Francia e Germania e invece ci ritroviamo l'Europa più franco-tedesca di sempre". Questi sono i ragionamenti che si vanno facendo tra lo stato maggiore leghista, decisamente deluso da come il Premier Conte ha giocato la sua partita in Europa: "E pensare che Matteo gli ha dato un sacco di consigli e sono stati in contatto telefonico a lungo" si sfoga un big leghista che preferisce l'anonimato.

Insomma, c'è molta delusione e  tra i leghisti non se ne fa mistero, almeno off the record: la divisione scientifica delle nomine tra popolari e socialisti con una tedesca e una francese al vertice dell'Ue non è affatto un successo, anzi. Ma c'è di più perché a quanto si apprende da fonti di Bruxelles gli eurodeputati leghisti rosi dalla rabbia che con il governo gialloverde verrebbe eletto un Presidente targato Pd voteranno contro l'ex anchorman del Tg1 David Sassoli.

Intanto però il Capitano leghista sarà chiamato a scegliere il nome del Commissario italiano: in queste ultime ore il borsino vede in aumento le quotazioni del Ministro Centinaio mentre appaiono in ribasso quelle di Zaia: il governatore del Veneto non vuole saperne di andarsene prima di avere realizzato l'autonomia regionale, la sua grande battaglia.

Alla finestra rimane comunque anche il ministro degli Esteri Moavero Milanesi, apprezzatissimo dal Quirinale ma molto meno dal Capitano leghista.  E non è un fatto secondario perché come spiegano dal Carroccio "la scelta spetterà solo e soltanto a Matteo Salvini" e non è nemmeno detto che non ci possa essere un ripensamento da parte di Giancarlo Giorgetti. Insomma, la novità del giorno è che il nome di Giorgetti al di là delle smentite, rimane in pista.

Ma c'è un'altra notizia, rivela Dagospia, che potrebbe interessare al Capitano leghista perché, a quanto si apprende, il Premier Conte nei giorni scorsi, durante il viaggio ad Osaka, si sarebbe sentito telefonicamente con Nicola Zingaretti, il leader del PD. A quanto è dato sapere i due, almeno formalmente, avrebbero parlato del caso Sea Watch. Ma la cosa non farà certamente piacere al leader supremo di via Bellerio, sempre timoroso che qualcuno gli stia preparando una somma fregatura in caso di crisi di governo. Insomma, gli ingredienti ci sarebbero tutti per pensare che qualcuno stia tentando di lavorare ad un'ipotesi di governo PD-5 Stelle, due partiti che farebbero qualsiasi cosa pur di non tornare al voto dato che ne verrebbero decimati.

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