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Palazzi & potere
Legalità e ambiente: per costruire una nuova Società e una nuova economia

Il Progetto Pulizia dei Fondali Marini è iniziato il 20 novembre 2010, a tre mesi dall'uccisione di Angelo, il Sindaco pescatore di Pollica ( Cilento), quando ad Acciaroli fu sottoscritto un Protocollo d'Intesa tra la Fondazione Angelo Vassallo, i comandanti di sei pescherecci della marineria  di Acciaroli e il Comune di Pollica.

Il progetto consiste nel selezionare e stivare tutto il materiale ( Plastica, vetro, alluminio, ferro,...) che si impiglia nelle rete dei pescatori che effettuano la pesca a strascico.

Si tratta di materiale che viene pescato  involontariamente, perché lo scopo del pescatore è catturare il pesce e il materiale recuperato è qualcosa che alla fine della battuta di pesca   si trova nel sacco ( parte terminale della rete)

Si tratta di materiale estraneo all'ambiente marino e, oltre ad inquinare altera lo stato dei fondali marini, con compromissione dei della flora che della fauna.

Ogni giorno, ogni singolo peschereccio recupera una media di 50 chilogrammi di materiale, e la sera, dopo circa 14 ore di pesca a strascico, al rientro al porto  scaricano il materiale riposto in appositi sacchi, sulla banchina, dove un addetto del Comune di Pollica li preleva e li porta all'isola ecologica dove viene differenziato.

Giornalmente vengono recuperati circa   300 chilogrammi  che  moltiplicati per  200 giorni lavorativi all'anno  porta ad un risultato enorme, sbalorditivo, 60.00 kg. ( 60 tonnellate)

Questo progetto dura ormai da circa nove anni e i pescatori lo fanno gratuitamente, senza ricevere e pretendere nulla in cambio.

E' un progetto culturale dove i pescatori dimostrano la loro trasformazione, passando  da predatori che erano, a  coltivatori del mare.

Inoltre dobbiamo sottolineare che questo materiale non sarebbe mai recuperato perché giace su fondali che vanno dai 50 metri ai 600 metri di profondità e la rete della  pesca a strascico la dobbiamo immaginare come un grosso imbuto che viene  trascinato sui fondali marini, con centinaia o migliaia di metri di cavi d'acciaio, che variano in rapporto alla profondità.

Sappiamo tutti che la pesca soffre una crisi senza precedenti e che da decenni attanaglia non solo i pescatori, ma tutto il comparto interessando milioni di cittadini, quindi una eventuale legge dovrebbe prevedere degli incentivi a carico dei pescatori, che potrebbero essere:

-  una riduzione delle tasse comunali a loro carico,

oppure

-  una riduzione dell'IRPEF regionale.

Noi siamo consapevoli che una legge per il mare dovrebbe basarsi su diversi parametri, ma  due  sono i caposaldi.

- La pulizia dei Fondali marini

- Cambiare le regole e disposizione del fermo biologico.

 

Su questo secondo punto ascoltando i pescatori sia del versante tirrenico che del versante adriatico, si comprende che il fermo biologico, così attuato non serve a nulla.

I motivi sono molteplici, basta evidenziare  che dopo un lungo periodo di fermo, alla ripresa dell'attività  il pescato  è eccessivo ed è costituito da pesci di piccola taglia, determinando in pochi giorni una riduzione del pescato e  un abbassamento dei prezzi a carico del pescatore

Noi come Fondazione abbiamo proposto alla Conferenza Mondiale sugli Oceani, tenutasi a Washington nel settembre 2016, una nostra proposta.

Essa consiste nel divedere il mare e gli oceani in tanti rettangoli, variabili per dimensione  tenendo conto di diversi parametri:  se si tratta di mare, oppure di  oceani,  come sono le coste, come sono i  fondali, come spira il vento durante l'anno, la posizione geografica.......

Per il nostro Paese i rettangoli, dovrebbero essere    disposti in senso verticale o orizzontale in base ai parametri sopra elencati e  dovrebbero essere di una misura minima di 3 miglia per 2 , dove in questo spazio è vietata ogni tipo di pesca per tre anni.

I rettangoli interdetti dovrebbero essere alternati a rettangoli, dove la pesca è permessa.

Questa nostra proposta nasce  dalla nostra esperienza, dal fatto che noi siamo stati pescatori durante la nostra gioventù e soprattutto dal rapporto quotidiano che abbiamo con i pescatori e con il mare.

Anche questa può sembrare una " pazzia", anche quando abbiamo cominciato il progetto " Pulizia dei fondali marini" dicevano che eravamo folli.

Il Mare va rispettato come la legge e per fare una buona legge bisogna ascoltare il mare e i pescatori.

Sappiamo che in materia di " Fermo biologico" vi è una disposizione europea, ma se tutti insieme non abbiamo la forza di rompere questo trend,  tra meno di dieci anni ci ritroveremo senza pescato e con milioni di persone senza lavoro, molte delle quali costrette a lavorare sul mare nell'illegalità.

Il mio intervento non è solo per salvare il mare salvare, ma  la dignità di milioni di pescatori.

Propongo che accanto alla dizione legge Salva Mare si aggiunga il nome di angelo Vassallo.

Non è un nome che cambia l'essenza di una legge, ma sarebbe un riconoscimento all'operato  di un politico, di un vostro collega, che nella vita voleva fare solo il Sindaco e soprattutto perché il suo nome rimanga impresso per sempre, nella mente di chi sul mare ci lavora e vive.

Per difendere lo stesso mare Angelo ha perso la vita

*Presidente Fondazione Angelo Vassallo

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