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Legalità e mercato: nasce il Rating d'impresa

Tra le tante novità del nuovo codice degli appalti pubblici (d. Lgs. 50/2016) ve n’è una che merita di essere segnalata: il sistema di rating d’impresa che dovrà essere gestito dall'ANAC. Si tratta di un procedimento di valutazione e qualificazione delle imprese operanti sui mercati pubblici che tiene conto di una serie di requisiti definiti “reputazionali”, quali i comportamenti tenuti in fase di esecuzione di precedenti appalti, l’incidenza del contenzioso con la pubblica amministrazione, il rispetto della normativa in materia di contributi previdenziali. 

Un ulteriore requisito, esplicitamente richiamato dalla legge, è il rating di legalità, distinto dal rating d’impresa e introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento nel 2012. Il rating di legalità, finora gestito dall’Antitrust e finalizzato a facilitare l’accesso delle imprese al credito bancario e alle sovvenzioni pubbliche, valuta il grado di conformità aziendale non solo al dettato normativo ma anche ai principi deontologici, ai codici etici, alla responsabilità sociale d’impresa, valorizzando altresì tutte le misure organizzative e gestionali messe in piedi dall’impresa per prevenire le condotte illecite dei suoi amministratori e dipendenti.
 

Con il nuovo codice degli appalti il sistema del rating d’impresa - che in buona sostanza ci dice se l’impresa è affidabile o no - si arricchisce del rating di legalità richiedendo un efficace coordinamento tra competenze dell’ANAC e dell’autorità antitrust. Si delinea in questo modo un innovativo modello fondato su meccanismi premianti e sanzionatori in forza del quale la legalità diventa per l’impresa un vero e proprio vantaggio competitivo, sul quale far convergere capacità gestionale, obiettivi e risorse.

Coniugare la legalità con le dinamiche di mercato è un’intuizione di grande rilievo. Il rispetto generalizzato delle norme crea fiducia nei partner commerciali e garantisce il corretto adempimento degli obblighi contrattuali. Inoltre, rendendo la legalità un obiettivo aziendale, si può rafforzare enormemente la prevenzione dei fenomeni di malaffare nella pubblica amministrazione. Anche l’impresa diventerà così uno dei protagonisti nella lotta alla corruzione.
 

 
COSIMO MARIA FERRI, SOTTOSEGRETARIO MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Tags:
legalitàmercato





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