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Palazzi & potere
Link Campus University, la lotta al narco-traffico è globale e multilaterale

Il procuratore antimafia Federico Cafiero de Raho sostiene l’idea di un centro di studi sulle reti criminali

 

“Economia drogata” è il titolo del libro, sul “traffico di droga in America Latina”, di Giorgio Malfatti di Monte Tretto, presentato oggi alla Link Campus University. “Parte delle lunghe code migratorie dall’America Latina agli USA -scrive Malfatti di
Monte Tretto -sfugge più per la violenza che si sviluppa in quei paesi a causa del narcotraffico che per ragioni economiche”. La lotta alle mafie, secondo il Presidente della Link Campus University Vincenzo Scotti, non è stata semplicemente la lotta al crimine, ma lotta per la difesa delle istituzioni che le associazioni mafiose, vogliono piegare e tenere in scacco ed è oggi lotta globale alle reti criminali. La collaborazione multilaterale è decisiva - anche secondo Direttore dei Servizi Anti-Droga Giuseppe Cucchiara - ma trova un limite nel potere effettivo nella forza dei singoli Stati rispetto alle organizzazioni criminali. In Messico è difficilissimo essere efficaci lo Stato è piegato. A ottobre l’arresto del figlio di El Chapo, Ovidio Guzman Lopez, ha provocato una violentissima rivolta armata a Culiacan, nello Stato di Sinaloa, dove in 15 minuti i Narcos hanno messo a ferro e fuoco la cittá ottenendo la liberazione di “El Raton”

Le necessità del “follow the money”, che fu posta con forza anche da Giovanni Falcone, è stata chiarita dal prof. Piergiorgio Valente: “il termine “paradiso fiscale” è spesso fuorviante e non ha avuto, fino al 2011 un approccio globale e multilaterale.
La rivoluzione delle tele-comunicazioni, di internet e dei trasporti ha poi imposto la localizzazione delle imprese, e adesso si tratta di combattere l’esito dei traffici. Il riciclaggio nell’economia legale. Il punto chiave diventa l’identificazione certa del “beneficiario ultimo”
Per Federico Cafiero de Raho, Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo: “La normativa via via adottata in Italia nella lotta alla mafia è stata dettata da una necessità di sopravvivenza nella lotta contro l’antistato, per perseguire la mafia in tutte le sue componenti ed evoluzioni. Del resto si deve anche alla necessità di spezzare le reti tra chi collabora e chi no, anche l’adozione del 41bis. Così come la possibilità di confisca di beni quando i proprietari non riescano a dimostrarne l’origine legale cerca di evitare che il crimine possa infiltrarsi nell’economia legale. 

 

Cafiero de Raho ha appoggiato l’idea avanzata dalla Link Campus University di dare vita ad un centro studi reti Criminali transnazionali, anche in collaborazione con esperti di università straniere, in particolare della Colombia, con la quale era stata
già avviata una collaborazione.

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