M5S, il senatore Morra: "Noi 5 Stelle siamo pronti a governare"

Referendum a 5 Stelle: parla con Affaritaliani.it il senatore del Movimento Nicola Morra

Come si sta organizzando il fronte del no, in particolare il M5s?
Promuovendo esso stesso attraverso gli attivisti locali incontri sul territorio in cui, in luogo pubblico, diamo le ragioni del NO e rispondiamo ad eventuali chiarimenti richiesti da cittadini. Entrando nel merito insomma, non dimenticando comunque la possibilità di porre fine all'esperienza del governo Renzi con una bella affermazione del No per come lo stesso Presidente del Consiglio aveva sostenuto.

Cosa risponde a chi dice che è una riforma maldestra ma è meglio di niente?
Che al peggio non c'è fine, per cui invito ad usare grande prudenza nell'accettare il presunto nuovo a prescindere: noi italiani dobbiamo ricordarci della nostra storia recente....

Quali sono le riforme che servirebbero all'Italia?
Primo compito di uno stato democratico è assicurare giustizia, sia sociale che penale e civile, e conoscenza. Per cui contestualmente reddito di cittadinanza e riforme per far funzionare l'amministrazione della giustizia: riforma del sistema delle notifiche, prescrizione, reformatio in pejus, ma anche conflitto d'interessi e riconsiderazione dei reati commessi dai colletti bianchi (vedi abuso d'ufficio....).

Come si esce dalla crisi che attanaglia il paese; parlo in primis di crisi economica e sociale.
Attraverso la creazione di reti di solidarietà che ci facciano sentire lo stato orientato all'inclusione, alla cooperazione ed al recupero, insieme ad investimenti massicci in innovazione e ricerca, per recuperare posizioni nei settori in cui la produzione di valore aggiunto è legata alla qualità del capitale umano. C'è da capire che se abbiamo tanto sole e non investiamo nel fotovoltaico è innanzitutto per difetto di intelligenza, giacché non riconosciamo che così facendo non tuteliamo l'interesse collettivo, di fatto preservando l'interesse di pochi. Così come dobbiamo internalizzare funzioni pubbliche essenziali, come la riscossione dei tributi, ripensare il rapporto con l'UE in rapporto a moneta e banche, reintrodurre banche pubbliche ed assoggettare il mercato al rispetto delle regole, perché lo stato esiste per le persone, per i cittadini, e non per il profitto di pochi fortunati azionisti....

Gli italiani hanno bisogno di buona politica. I Cinquestelle sono pronti per governare? Sono ormai "maturi" per passare dalla protesta alla proposta (che è la cosa di cui vi accusa più spesso il Pd)?
Lo stiamo già dimostrando nei comuni ove amministriamo da più anni: superando gli inevitabili impacci stiamo conquistando sempre più rispetto e consensi per quanto facciamo a Mira oppure a Roma od a Torino od a Ragusa od a Pomezia, dimostrando che cittadini non asserviti a logiche di partito ed ad interessi particolari possano far decisamente meglio dei loro predecessori.