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Palazzi & potere
Magistratura, l'Anm prepara la stretta sull'uso dei social network

Non barricate ma discussione aperta, a cominciare dalla modifica del codice etico delle toghe associate che regolamenti l' utilizzo dei social. Il presidente dell' Anm, Eugenio Albamonte, ammette che su deontologia e comportamento pubblico dei magistrati si potrebbe fare di più, scrive il Messaggero.

Il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, ha aperto il dibattito spiegando che in molti casi, specie quando i magistrati sono responsabili di comportamenti deontologicamente discutibili ma non previsti dalle regole della Disciplinare, non si può fare nulla per fermarli o per valutare le loro azioni. E che per questo dovrebbe intervenire il Parlamento migliorando la legge, mentre lo stesso Csm potrebbe valutare che in alcuni casi i comportamenti non deontologici pesino sull' andamento della carriera.

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elezioni 2018anmmagistraturasocial network





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