Massoneria italiana: stato dell'arte
Negli ultimi anni ci si trova frequentemente a leggere dichiarazioni sullo stato della Massoneria italiana totalmente prive di fondamento. Sull’argomento sono stati scritti anche ponderosi saggi che propongono al pubblico spesso scenari assurdi e una fanta-Massoneria che non esiste.
Ultimamente si parla con insistenza di una possibile ‘riunificazione’ tra la Gran Loggia Regolare d’Italia e il Grande Oriente d’Italia. Ma chi conosce come stanno veramente le cose sa che non è così.
Le due Obbedienze in questione, pur essendo ambedue ‘regolari’, hanno storia e connotati così diversi che ipotizzare una ‘riunificazione’, oltrettutto progettata addirittura dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra (che non entra solitamente nelle questioni delle altre Obbedienze massoniche), è soltanto funzionale ad un tentativo di ‘destabilizzazione’ della Massoneria italiana, che già nell’immaginario collettivo non gode di buona reputazione.
A quanto apprende Affaritaliani da fonti di altissimo livello, c'è stata certamente una ‘discussione’ sulla possibilità futura di una ‘condivisione’ del territorio tra le due Obbedienze, con due riconoscimenti distinti ma il processo necessiterebbe di importanti modifiche costituzionali ed è improbabile che vi sarà una decisione in merito in tempi brevi.
La Massoneria, che vanta nel mondo milioni di iscritti, rappresenta uno dei più vasti fenomeni associativi esistenti; comprenderne le peculiarità, che variano da Nazione a Nazione, permetterà di entrare in un mondo affascinante e pieno di sorprese, certamente lontano dall’immagine oscura e inquietante che da sempre le si attribuisce.