Nasce Sharing Rousseau, Di Maio: "Intelligenza collettiva M5s"
"Eletti potranno condividere buone pratiche. Né cerchio maigco, né segreteria partito"
Il salvataggio dell'azienda dei rifiuti di Livorno, dove è sindaco l'M5s Filippo Nogarin, da oggi potrà essere 'copiato e incollato' dal sindaco pentastellato di un altro comune. "'Sharing' - sottolinea Di Maio - è una delle funzioni fondamentali perché consente di creare una intelligenza collettiva: le buone pratiche adottate in un comune, ad esempio il salvataggio dell'azienda dei rifiuti di Livorno, potranno essere trasferite in altri comuni, senza ricominciare tutto da capo. Uno strumento rivolto soprattutto ai consiglieri comunali di opposizione che, a parte alcuni gettoni, lavorano senza remunerazione quindi non hanno alcun tipo di collaboratore, fanno ancora il loro lavoro o ne cercano uno, devono lavorare in un territorio ostile. Qui hanno a disposizione tutte le buone pratiche". "Qui - aggiunge Di Maio - non c'è un cerchio magico ma un sistema operativo magico. Ogni cittadino si può iscrivere e partecipare alla vita politica. Iscrivetevi il più possibile perché questo sistema aggira il concetto di democrazia rappresentativa a favore della democrazia partecipata e diretta".
A presentare la nuova sezione di Rousseau anche la vicepresidente del gruppo a Palazzo Madama Paola Taverna e Massimo Bugani, capogruppo a Bologna. "Rousseau - ha spiegato Bugani - è quanto di più lontano da una segreteria di partito. Può contare su 120/130mila iscritti. Nessuna forza politica in Italia e nel mondo consente ai cittadini di incidere così tanto nella vita politica. In tanti ci copieranno, noi siamo stati apripista. 'Sharing Rousseau' sarà invece aperto per ora solo ai consiglieri eletti, ai sindaci. Ci si potranno portare esperienze, le migliori pratiche, ci consentirà di essere più veloci nella produzione di atti, più omogenei. Gli atti saranno anche votati con delle stelline, verrà fatta una top ten degli atti più votati. Sarà uno strumento utilissimo ai portavoce M5s". "Rousseau - ha ricordato Di Maio - ha nove sezioni attive, è il cuore pulsante di M5s". Quindi ha precisato che per Rousseau non è stato usato neanche un euro di soldi pubblici: "Vive delle donazioni di 20-30 euro fatte dai cittadini. Finora abbiamo raccolto 1 milione di euro". E Bugani conferma: "Il sistema costa qualche centinaio di migliaio di euro, direi che il primo anno di vita sarà ampiamente sostenuto dalla donazioni, non ci saranno tassazioni degli eletti e altre fantasie che ho sentito e letto". Presto, ha annunciato Di Maio, verrà presentata l'ultima sezione di Rousseau, quella relativa ai meetup che sarà curata dalla Taverna, da Alessandro Di Battista e da Roberto Fico.