Niente voto? No problem, ecco il piano B di Matteo Renzi
Impulso al partito (e a Gentiloni) con forti riforme economiche e sociali. Renzi ha il suo ideologo: Nannicini
Povero Renzi, voleva il voto subito ma dovrà accontentarsi e fare buon viso a cattivo gioco perché pare proprio che non si possa andare alle urne presto. Che fare dunque? Soprattutto che fare del partito? Come raccontano renziani della prima ora la nuova strategia sarà la seguente: trovare fino al 2018 una strategia forte per il partito con un nuovo programma, un 'manifesto politico' che si occupi delle nuove povertà, del ceto medio impoverito di cui tanto si parla ultimamente ma non solo (ci sarà anche fisco, imprese, tasse, infrastrutture, pensioni). Il manifesto dovrà stimolare il governo e magari consentire a Matteuccio nostro, in vista delle elezioni, di prendersi anche i meriti delle cose fatte da Gentiloni per poi ripresentarsi alle urne. L'ideologo sarà il fidato Nannicini da cui Matteo Renzi si aspetta grandi cose; vuole un programma, anzi un manifesto col quale tornare in connessione sentimentale con il paese. Ci riuscirà? O sarà l'ennesimo cambio di maschera di un camaleonte della politica?
Franchino
*Esperto di retroscena politico/economici. Sommo navigatore del transatlantico....