Non ci voleva la zingara; Renzi doveva temere il Pd e la sua inesperienza
Gli Stati Uniti temevano l'inesperienza di Matteo e le divisioni interne al Pd
«Molti osservatori nel Nord suggeriscono che una delle più grandi sfide per Renzi saranno le divisioni all'interno del suo stesso partito politico». Il consolato di Milano invia questo giudizio al dipartimento di Stato il 20 febbraio del 2014, cioè alla vigilia dell' insediamento del nuovo esecutivo guidato dall' ex sindaco di Firenze, scrive la Stampa. Leggerlo ora, alla luce della scissione appena consumata nel Pd, e dell'opposizione interna al referendum costituzionale di dicembre, colpisce per la capacità premonitrice.
Il sommario è già netto: «Con Matteo Renzi che si prepara ad annunciare a breve il suo gabinetto, i nostri contatti nell'Italia settentrionale restano generalmente disposti a sostenerlo. Tuttavia ammettono l' esistenza di incertezze riguardo il suo programma, e l' ambiziosa agenda di riforme che ha annunciato. Molti osservatori nel nord suggeriscono che una delle più grandi sfide per Renzi saranno le divisioni all' interno del suo stesso partito politico».