Padoan o Boeri: anche Napolitano ha mollato Matteo
Con la vittoria del No pronti Padoan o Boeri: anche Napolitano ha mollato Matteo
Qualcuno spende il nome di Pier Carlo Padoan, soluzione utile a calmare i mercati, una sorta di premierato «anti spread», anche se il caso della Spagna dove da mesi si vive in una situazione di vacanza governativa senza impennate del differenziale Bonos-Bund non contribuisce a rafforzare l' ipotesi emergenziale. Negli ultimi giorni, scrive il Giornale, è spuntato il nome di Carlo Calenda, il nuovo ministro allo Sviluppo economico dopo le dimissioni di Federica Guidi. Osservato con una certa diffidenza dall' inner circle del premier per le sue nomine potrebbe rappresentare un elemento di contenuta discontinuità rispetto al predecessore. Sempre muovendosi sul filo della fantapolitica, nella rosa dei successori compaiono i nomi di altri tre ministri: Dario Franceschini, Graziano Delrio e Andrea Orlando, tre figure apprezzate per la loro moderazione. Ma la successione potrebbe passare anche attraverso i tecnici. In particolare la minoranza Pd flirta con il presidente dell' Inps Tito Boeri, economista e professore alla Bocconi. Naturalmente bisogna vedere quali mosse intenderà mettere in campo l' opposizione in caso di «Renxit». Silvio Berlusconi ha dichiarato che «bocciato il referendum e mandato a casa Renzi, faremo un governo di larghe intese» per fare le riforme. Il che significa che un nuovo Patto lo farebbe soltanto con un altro presidente del Consiglio.